Caporalato, minacce e botte ai lavoratori per farsi dare lo stipendio: arrestati 18 membri del gruppo «AK-47 Carpi»

Corriere INTERNO

Diciotto persone arrestate che dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata a estorsioni, lesioni personali, minacce, auto riciclaggio e caporalato, mentre altri due sono indagate per tentato omicidio. Accuse pesanti per i venti componenti di una violenta organizzazione criminale smantellata dalla Digos di Modena con la collaborazione del commissariato di Polizia di Carpi. Tutti pakistani coinvolti in un sodalizio di totale obbedienza e uniti nel gruppo “AK-47 Carpi”, dediti allo sfruttamento della manodopera a basso costo. (Corriere)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Sono questi i reati contestati ad un gruppo di persone residenti tra Carpi, Piacenza, Mantova e Brescia e destinatarie di due distinte ordinanze di custodia in carcere emesse dal Gip. È così che è stata scoperta una associazione per delinquere, composta da cittadini pakistani e dedita ad estorsioni, lesioni personali, minacce, autoriciclaggio e caporalato (Corriere)

La vasta operazione condotta questa mattina dalla Digos di Modena in collaborazione con il Commissariato di PS di Carpi sotto la direzione della Procura della Repubblica che ha condotto all'incarcerazione di venti indagati, tutti di origine pachistana, sta già sollevando, in città, le reazioni che ci si potevano aspettare. (VOCE.IT)

Si erano associati sotto al nome di ’AK-47 Carpi’ ma la sigla, che richiama un noto fucile d’assalto, solo in parte descrive la violenza di cui erano capaci. (il Resto del Carlino)

Sono questi i reati contestati ad un gruppo di persone residenti tra Carpi… È così che è stata scoperta una associazione per delinquere, composta da cittadini pakistani e dedita ad estorsioni, lesioni personali, minacce, autoriciclaggio e caporalato (La Repubblica)

Gestivano col terrore, la minaccia di ritorsioni e aggressioni una rete di cittadini pakistani avviati al lavoro nella logistica, dei trasporti e delle consegne. (La Pressa)

Con tanto di pubblicità sui social network, tra esibizioni di fucili automatici Kalashnikov in video e slanci minacciosi. Estorsioni, lesioni personali, minacce, autoriciclaggio e caporalato. (brescia.corriere.it)