Agenzie di rating: perché sono importanti?

Wall Street Italia ECONOMIA

Dopo aver attraversato indenne i giudizi del 2023, l’Italia si prepara ad essere sottoposta nuovamente al vaglio delle agenzie di rating internazionali. Il primo appuntamento è il 19 aprile con Standard & Poors, il 26 dello stesso mese DBRS e il 31 maggio sarà la volta di Moody’s. Nel mirino il rating del debito tricolore, fattore chiave per la tenuta dei conti pubblici, già sotto pressione nella stesura del Documento di Economia e Finanza, preludio della prossima legge di Stabilità. (Wall Street Italia)

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Il Fondo Monetario Nazionale lancia l’allarme sulla crescita e sul debito dell’Italia, rivedendo al ribasso anche le stime messe nero su bianco dal governo nel Documento di Economia e Finanza. A preoccupare gli esperti dell’Fmi sono invece soprattutto il venir meno degli effetti del Pnrr e lo stop al superbonus, due misure che hanno spinto il Pil negli ultimi due anni fino al 0,7% ma che, nel 2026, dovrebbero portare l’incremento a pochi decimali, appena lo 0,2% nel 2026, con una crescita del debito al 140% già nel 2025. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Non ci sono solo tensioni in Medio Oriente, infatti, a influire sulla macro economia globale ma anche un momento storico in cui la crescita economica generale è al di sotto della media storica. Un risultato che premia il governo, impegnato a operare in uno scacchiere internazionale geopolitico particolarmente complesso. (ilGiornale.it)

Il Fmi prevede uno 0,7% di crescita quest’anno e il prossimo (contro circa l’1% ipotizzato nel Def), e un debito diretto al 140,4% già nel 2025 (nel quadro tendenziale del Def il debito resta sempre sotto il 140%). (Open)

Nessuna sorpresa. Come da attese nella serata di venerdì S&P ha confermato il rating “BBB” dell’Italia, con outlook stabile, in linea con le decisioni prese lo scorso autunno. Rispetto a qualche mese fa, è però cambiata la prospettiva del debito, che adesso viene visto in rialzo del 2,5% nel suo rapporto con il Pil fra il 2024 e il 2025-26. (FIRSTonline)

Europe Matters di Francesca Basso e Viviana Mazza Whatever it Takes di Federico Fubini (Corriere della Sera)