I nodi dell'economia. La ripresa rallenta, il debito sale. Serve la pace a Gaza e in Ucraina

QUOTIDIANO NAZIONALE ECONOMIA

Il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha giustamente osservato che "le prospettive di crescita nel medio termine rimangono modeste". Il Fondo Monetario Internazionale ha espresso valutazioni problematiche sul debito pubblico in particolare di Italia, Francia e Belgio, mentre non sono brillanti le prospettive di crescita del prodotto interno lordo nell’area euro nei prossimi anni. Peraltro, negli ultimi trimestri, l’incremento del Pil nell’area euro è stato attorno allo zero, con lieve diminuzione in Germania e limitate crescite in Spagna, Italia e Francia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altri giornali

Maratona di audizioni sul Def davanti alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato. Prima a pronunciarsi sul Documento di economia e finanza “dimezzato”, presentato da Giancarlo Giorgetti lo scorso 9 aprile, è stata la Banca d’Italia. (Il Fatto Quotidiano)

Banca d’Italia ha pubblicato l’audizione preliminare di Sergio Nicoletti Altimari, Capo del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia, che si è svolta oggi innanzi le Commissioni riunite V della Camera dei Deputati (Bilancio, Tesoro e Programmazione) e V del Senato (Programmazione economica e bilancio), relativamente all’esame del Documento di economia e finanza (DEF) 2024. (Diritto Bancario)

«Un'ulteriore proroga di natura temporanea degli sgravi contributivi accrescerebbe l'incertezza sull'evoluzione futura dei conti pubblici». In questo caso il «disavanzo sarebbe superiore rispetto a quello tendenziale a legislazione vigente di circa un punto percentuale del Pil in media d'anno nel triennio 2025-27, rimanendo al di sopra del 3% in tutti gli anni dell'orizzonte previsivo». (Corriere della Sera)

Secondo le rilevazioni della Banca d'Italia l'ammontare dei crediti d'imposta per Superbonus contabilizzati per competenza nei conti del 2023 – pubblicati da Istat a inizio aprile e pari a quasi 3,7 punti percentuali del PIL (77 miliardi) – è un valore di oltre cinque volte superiore a quanto il DEF 2023 prevedeva sarebbe maturato nell'anno. (LA STAMPA Finanza)

“La stima del Governo per quest’anno sconta una valutazione più favorevole delle componenti interne della domanda, in particolare dei consumi, sia pubblici sia privati, e un rimbalzo delle scorte. Def, Bankitalia: “Confermata crescita dello 0,6% del Pil nel 2024” (Dire)

Le audizioni sul Def evidenziano i rischi per i conti pubblici: a rischio anche gli aumenti in busta paga del taglio del cuneo fiscale. (LA NOTIZIA)