Roma e Ramadan, polemica per le «donne chiuse nel recinto». Rampelli (Fdi) a Piantedosi: «É legale tutto questo?»

Corriere Roma INTERNO

Polemica a Roma nel giorno della chiusura del Ramadan, cominciato il 10 marzo. Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera di Fratelli d'Italia un tempo vicinissimo alla premier Giorgia Meloni, fa circolare le fotografie dell'esterno della stazione della metropolitana Mirti sulla linea C, zona nella periferia della Capitale, raffiguranti alcune donne «rinchiuse in un recinto - attacca lui -. Gli uomini pregano, le donne invece sono discriminate, non possono pregare, ma neppure guardare gli uomini chini verso la Mecca». (Corriere Roma)

Ne parlano anche altre fonti

La saggezza che dura secoli è in grado forse di dettagliare cosa sta accadendo oggi in Italia e nel resto del Pianeta. Dividi et Impera, dicevano i romani. (MOW)

È sempre sconcertante notare come ormai sia diventato uno sport ossessivo, quello di setacciare ogni giorno alcuni episodi facilmente manipolabili per attaccare la religione islamica. (L'HuffPost)

Quelli che dicono: avete visto le foto delle donne musulmane chiuse nei gabbioni, mentre gli uomini festeggiano la fine del Ramadan? E quelli che rispondono: non fate discorsi razzisti, l’Islam non è poi diverso da altre religioni; non è forse vero che nelle sinagoghe le donne sono da millenni separate degli uomini? Le prime se ne stanno in un loggione, talvolta chiuso da una grata, del tutto divise degli uomini che pregano nell’ambiente di sotto: perché non vi scandalizzate per questo e annoverate l’ebraismo tra le religioni “buone”, contrapposto all’Islam che valutate per antonomasia tra le religioni “cattive”? E ancora, quelli che obiettano: perché dimenticate i cattolici? Fino a poco tempo fa era facile vedere le suore di clausura, abbigliate come nel Medio Evo, vivere dietro una grata (anche loro), considerate a un livello inferiore rispetto agli uomini, sia pure sacerdoti e frati, spesso confinate alle mansioni più umili. (L'HuffPost)

Ecco cosa ha risposto (ilGiornale.it)

Hicham Benmbarek è un imprenditore, è musulmano e quando ha visto le immagini delle donne chiuse in un recinto durante la festa di fine ramadan ne è rimasto molto colpito. “È inaccettabile”, ha detto a Quarta Repubblica, “invito i musulmani moderati, quelli veri, ad arrabbiarsi per questo”. (Nicola Porro)

Le immagini delle donne musulmane segregate in un recinto mentre pregano per la fine del Ramadan è un colpo negli occhi per tutto l'Occidente. Le foto scattate a Roma rappresentano quell'islam radicale che non permette alla donna di avere una identità. (Liberoquotidiano.it)