Mps, la quota del Tesoro scende al 64,23%

Siena News ECONOMIA

In Mps la quota del Mef scende dal 68% al 64,23%, questo è il risultato della scissione da 7,5 miliardi di crediti deteriorati dell’istituto di palazzo Salimbeni in favore di Amco.

Credit Suisse, Deutsche Bank, IMI-Intesa Sanpaolo, MPS Capital Services e Société Générale hanno curato il collocamento in qualità di Joint Bookrunners.

Il titolo è stato distribuito ad Asset Managers (61%), Banche (18%), Fondi Hedge (13%) e altri (8%). (Siena News)

La notizia riportata su altri giornali

Secondo quanto affermato da alcune fonti, il piano punterebbe sull’opzione di Mps stand-alone e in partnership con Amco per la gestione dei crediti deteriorati. (Finanzaonline.com)

editato in: da. (Teleborsa) – Banca MPS annuncia che il Consiglio di Amministrazione si riunirà il 17 dicembre per esaminare una proposta di piano strategico. (QuiFinanza)

Credit Suisse, Deutsche Bank, IMI-Intesa Sanpaolo, MPS Capital Services e Société Générale hanno curato il collocamento in qualità di Joint Bookrunners. La transazione ha ricevuto ordini finali per circa 1,7 miliardi di Euro da parte di oltre 160 investitori. (RadioSienaTv)

Maurizio Martinetti di MGM Lex per quanto riguarda rispettivamente gli aspetti finanziari e legali dell’operazione. Il management di “Eurosanità” si è avvalso della collaborazione di Business Value per la predisposizione del Piano e del Prof. (QuiFinanza)

Ma è difficile pensare che ci sia un manager bancario disposto a rinunciare al logo della banca più antica del mondo. Con 4 milioni e mezzo di clienti, oltre 100 miliardi di raccolta e altri asset che farebbero gola a chiunque. (LA NAZIONE)