Il rapper condannato a morte per aver appoggiato la protesta delle donne contro il velo

Una corte iraniana ha condannato a morte il noto rapper Toomaj Salehi con l'accusa di essere collegato alle proteste che, tra il 2022 e il 2023, andarono in scena nel paese mediorientale. Le manifestazioni iniziarono dopo la morte di Mahsa Amini, la 22enne curdo-iraniana, arrestata per non avere indossato propriamente il velo. La ragazza era scomparsa in circostanze sospette il 16 settembre del 2022 e il suo corpo venne ritrovato senza vita dopo tre giorni di custodia cautelare, con ferite riconducibili a un pestaggio. (Today.it)

Su altre testate

Il 25 aprile, dopo aver letto una notizia, ho sentito l’impellente necessità di postare una mia riflessione su un social network. E nel post scrivevo che mi sarebbe piaciuto che nel corso di una delle tante manifestazioni per il 25 aprile, Festa della liberazione da barbarie ed oppressione, ci fosse stata almeno qualche voce che avesse protestato per questa condanna ignobile. (tviweb)

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Una manifestazione a Parigi in favore del rapper iraniano Toomaj Salehi: ieri è stato condannato a morte - Ansa (Avvenire)

Naturalmente La Russa non è un ayatollah, gli Stati Uniti non sono l’Unione sovietica di Stalin e Scurati non è Hajipour, che non ha scritto il brano sui crimini americani e quindi è stato condannato a tre anni e otto mesi di carcere. (La Stampa)

Il rapper dissidente iraniano Toomaj Salehi, schieratosi a favore del movimento di protesta "Donna, vita, liberta", è stato condannato a morte dal tribunale rivoluzionario di Isfahan per "corruzione sulla terra" (ilGiornale.it)

“Tu puoi rimanere, ma senza bandiera israeliana“. È accaduto domenica a Roma durante un sit in di protesta della comunità iraniana, scesa in piazza per protestare contro la condanna a morte inflitta dal governo di Teheran al cantante rap Toomaj Salehi. (LAPRESSE)