Aborto, Parolin: “Sostenere sempre il diritto alla vita”

La Stampa INTERNO

CITTÀ DEL VATICANO. La Santa Sede è «a favore della vita e anche di tutti quegli strumenti che possano permettere di affermare il diritto alla vita, soprattutto per le donne che si trovano in difficoltà». È il cardinale segretario di Stato vaticano Pietro Parolin a scandirlo. Il porporato parla di aborto a margine di un convegno alla Pontificia Università Urbaniana, e non si sottrae a una domanda sulla proposta di inserire i comitati pro-life nei consultori, richiesta che sta scatenando polemiche roventi; peraltro, l’Alto Prelato aggiunge di non voler entrare negli aspetti tecnici della questione. (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

leri il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, a margine di un convegno alla Pontificia Università Urbaniana, ha premesso di non voler entrare negli aspetti tecnici della modifica approvata alla Caera, ma ha detto: «Noi siamo a favore della vita e anche di tutti quegli strumenti che possano permettere di affermare il diritto alla vita, soprattutto per le donne che si trovano in difficoltà». (ilGiornale.it)

I rilievi espressi dalla portavoce della Commissione Ue Veerle Nuyts riguardo l’estreneità, con le finalità del Pnrr, della norma che permette alle associazioni anti-abortiste di entrare a pieno titolo nell’organizzazione dei servizi consultoriali non preoccupa minimamente né la maggioranza né il governo. (il manifesto)

La trattativa salta, il Pd ne fa un martire. Lo scrittore s’accorda con Rai 3 per un monologo gratuito sul 25 aprile, poi vuole soldi per insultare il premier. (La Verità)

La 194 non si tocca”. – “Nessuno ha mai parlato di cambiare la 194: è una legge che c’è e va rispettata. (Agenzia askanews)

La Commissione europea prende le distanze dall’emendamento inserito nel decreto Pnrr che apre le porte dei consultori alle associazioni pro vita e lo scontro si sposta in Europa. La misura non ha niente a che vedere con il Piano nazionale di ripresa e resilienza. (LAPRESSE)

Dopo il caso “fine vita”, il caso “pro vita”. Lei si giustifica e promette: «Non ho ancora letto il testo, ma firmerò la mozione». (Il Mattino di Padova)