Quotazioni delle materie prime in forte calo sui timori di recessione. In discesa petrolio, grano e rame

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Movimenti che sono conseguenza e non causa della discesa delle quotazioni ma che la amplificano.

Sta di fatto che i prezzi di molte materie prime hanno iniziato a scendere fornendo qualche segnale positivo, almeno per quanto attiene il contrasto all’inflazione.

Calo in parte attenuato dall’indebolimento dell’euro (il petrolio si paga in dollari) ma comunque consistente.

Qualche giorno fa la banca statunitense Citi si è spinta ad ipotizzare un petrolio al di sotto dei 65 dollari entro la fine dell’anno

Incoraggiante anche la discesa dei prezzi alimentari con il grano viene scambiato oggi a circa il 30% in meno rispetto a due settimane fa. (Il Fatto Quotidiano)

Su altre testate

Le quotazioni dell'oro nero erano in calo ieri sui timori di una prossima recessione - ROMA, 06 LUG - Avvio in lieve rialzo per il petrolio Wti che resta però sotto i 100 dollari al barile a 99,82 in aumento dello 0,32%. (Tiscali Notizie)

In questo scenario di moderata ripresa, un ritorno al livello tecnico di 105 dollari potrebbe agevolare il recupero del baricentro di 110 dollari, che è rimasto il punto di riferimento per le quotazioni delle ultime due settimane. (FX Empire Italy)

Avvio in lieve rialzo per il petrolio Wti che resta però sotto i 100 dollari al barile a 99,82 in aumento dello 0,32%. Pubblicità (La Sicilia)

In una seduta all’insegna della volatilità, i prezzi del petrolio hanno accelerato al ribasso invertendo la tendenza precedente e superano di nuovo la soglia dei 110 dollari. Il Brent perde l’1,27% a quota 112,06 dollari al barile, mentre i future sul Wti del Texas lasciano sul terreno lo 0,11% a 108,31 dollari. (Corriere della Sera)

- ROMA, 07 LUG - Il prezzo del petrolio recupera terreno dopo l'ennesimo calo messo a segno ieri. Il Wti americano segna +0,8% tornando sopra 99 dollari a 99,27. (Tiscali Notizie)

Va contro il principio di ragionevolezza ridurre le pensioni oltre la misura dei redditi incassati. La Corte Costituzionale ha proseguito sull’orientamento già tracciato dal TAR Lazio. (InformazioneOggi.it)