Acerbi-Juan Jesus, garantismo a targhe alterne: tra diritto e imbarazzo

Tuttosport SPORT

Le domande di Juan Jesus rimbombano tra diritto e imbarazzo. Il corretto garantismo di un sistema giuridico, che non può e non deve condannare senza prove, cozza con la sincerità dello sconforto di una vittima cui non viene riconosciuta giustizia. Una brutta storia che non deve distrarci dalla lotta al razzismo con il tifo per l’una o per l’altra ipotesi. Il senso di ingiustizia che prova, oggi, Juan Jesus sarebbe ancora più acuto e diffuso se ci si fermasse al cavillare sul singolo caso, scordandoci del Problema, immenso e schifoso, che dobbiamo combattere in tutte le sue forme e con tutte le nostre forze. (Tuttosport)

La notizia riportata su altri giornali

Sono tanti gli spunti che arrivano dalla prima pagina de Il Mattino. Il noto quotidiano si sofferma su alcuni degli argomenti più caldi del momento. Ecco alcuni titoli dell'ultima edizione: "Jesus, solidarietà da Maignan e Vinicius. (AreaNapoli.it)

Francesco Graziani, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli Francesco Graziani, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Il Napoli ha bisogno di tutti per vincere questo mini torneo di nove partite. (Tutto Napoli)

Juan Jesus ha ricevuto una telefonata di vicinanza dal connazionale Vinicius del Real Madrid dopo il caso Acerbi. Solidarietà anche da Maignan del Milan. La telefonata di Vinicius (Napolipiu.com)

L’avvocato Claudio Botti è intervenuto in diretta su TvPlay per parlare del caso Acerbi-Juan Jesus (Tutto Napoli)

L’ex calciatore (anche del Napoli) Luciano Marangon è intervenuto a Radio Marte nel corso della trasmissione ‘Marte Sport Live’. Di seguito le sue dichiarazioni. “L’’Atalanta negli ultimi anni ha espresso un calcio interessante, importante. (Terzo Tempo Napoli)

Intervenuto a Tmw Radio, Massimo Brambati ha parlato anche del caso Juan Jesus. "La giustizia sportiva. Qui è stato assolto un tesserato, senza poi condannarne un altro, sulla mancanza di prove. Ma faccio una domanda: nel momento in cui un tesserato viene scoperto che scommette e vende le partite e fa il nome di un altro tesserato che era a conoscenza, che è sempre la sua parola contro quella di un altro, come mai lì la parola vale? La parola di uno che ha commesso un reato sportivo ha valore e l'altro deve dimostrare il contrario e in questo caso no? Allora dovevo credere a Juan Jesus. (CalcioNapoli24)