Il Covid colpisce Fincantieri: persi 245 milioni nel 2020

TriestePrima ECONOMIA

Un bilancio pesante per Fincantieri, quello del 2020: la pandemia ha causato una perdita di 245 milioni di euro (erano 148 nel 2019), escluse spese legate al Covid (196 milioni di euro) e per contenziosi su amianto (euro 52 milioni).

Tuttavia le tendenze dell'ultimo trimestre confermano un recupero in corso e si prevede un ritorno all'utile nel 2021, con un aumento del 25/30%.

Effettuati anche investimenti per 309 milioni, mentre proseguono i lavori di efficientamento operativo nei cantieri italiani e nei cantieri esteri (Norvegia, Romania e Stati Uniti). (TriestePrima)

Ne parlano anche altri giornali

Azioni Fincantieri in rally: c’è una commessa miliardaria. In una seduta iniziata in evidente ribasso per la Borsa italiana, le azioni Fincantieri si stanno facendo notare. La novità, quindi, ha fatto balzare le azioni Fincantieri, che alle ore 10.00 scambiano con un aumento del 2,74% a 0,71 euro. (Money.it)

Servirà inoltre a preservare e incrementare lo strategico e innovativo know-how industriale maturato da Fincantieri e a consolidare il vantaggio tecnologico conseguito dall'azienda e dalla filiera, perche' sarà potenziata la presenza a bordo di componentistica sviluppata dall'industria nazionale. (Yahoo Notizie)

Per Equita, d'altra parte, la perdita contabile del 2020 è «superiore alle attese», ma la guidance 2021 «anticipa una forte crescita» Le quotazioni beneficiano dei target sul 2021 annunciati alla vigilia e giudicati «aggressivi» dagli analisti. (Il Sole 24 ORE)

Rispetto ai sottomarini della classe precedente compiremo un autentico salto tecnologico, a partire dalla progettazione e dal sistema di combattimento, sviluppato insieme a Leonardo e del quale abbiamo in carico l’integrazione a bordo. (Analisi Difesa)

Secondo le analisi più accreditate questi battelli a propulsione air independent, per il loro contenuto tecnologico, hanno spostato gli equilibri dal dopoguerra tra unità nucleari e convenzionali. (Telefriuli)

Ciò consentirà all’Italia di restare nella ristrettissima cerchia dei Paesi capaci di costruire unità così sofisticate” Rispetto ai sottomarini della classe precedente compiremo un autentico salto tecnologico, a partire dalla progettazione e dal sistema di combattimento, sviluppato insieme a Leonardo e del quale abbiamo in carico l’integrazione a bordo. (il Corriere delle Alpi)