Bari è la città più cara d'Italia per un taglio di capelli dal parrucchiere: l'indagine del Codacons

La Repubblica ECONOMIA

"Il costo della vita è estremamente diversificato sul territorio, con le città del Sud che comunque risultano mediamente più economiche rispetto al Nord Italia - spiega il presidente- Prezzi e tariffe che appaiono tuttavia in continua evoluzione: gli aumenti delle bollette di luce e gas stanno infatti determinando nelle ultime settimane rincari a cascata dei prezzi al dettaglio, a causa dei maggiori costi in capo a imprese e attività che vengono inevitabilmente scaricati sui consumatori attraverso rialzi dei listini"

In attesa che anche gli aumenti delle bollette colpiscano in pieno i conti delle famiglie italiane la 'mappa' dei rincari, dai servizi ai generi alimentari fino alla Tari, appare estremamente differenziata nella Penisola. (La Repubblica)

Ne parlano anche altri media

Lo afferma il Codacons, che ha elaborato una indagine sul costo della vita nelle principali città italiane, mettendo a confronto prezzi e tariffe di un paniere di beni e servizi che va dalla carne all'ortofrutta, passando per dentisti, parrucchieri e bar. (ROMA on line)

A Palermo i dentisti meno cari della Penisola (RagusaNews)

Milano è la città più cara d’Italia. . Meglio le città del Sud. . Dai dati alla prova sul campo: dalla colazione al bar agli acquisti dal fruttivendolo, dalla fattura del dentista alla piega dal parrucchiere, beni e servizi nella città meneghina sono più costosi che altrove. (Italia a Tavola)

La situazione si ribalta al bar: Trento vanta il caffè più salato (in media 1,24 euro l’espresso), seguita da Trieste (1,14 euro) e Bologna (1,13 euro), contro una media di 0,82 euro a tazzina a Catanzaro. (Metro)

Una visita privata dal ginecologo costa di meno al sud (80 euro a Napoli, 95 euro a Catanzaro), contro i 155 euro di Trento e Milano. Il caffè al bar, ad esempio, a Bologna, come a Trento costa in media 1,24 euro. (brevenews.)

Per quanto riguarda il comparto alimentare, a Milano per mangiare occorre spendere in media il 47% in più rispetto a Napoli: per l’acquisto di un paniere composto da ortofrutta, carne, pesce, pane, ecc. (Corriere Quotidiano)