La Cina ha tirato il freno a mano: ora i giovani non trovano più lavoro

la Repubblica ECONOMIA

Mentre gli esportatori non riescono a vendere i loro prodotti

La Cina ha tirato il freno a mano: ora i giovani non trovano più lavoro dal nostro corrispondente Gianluca Modolo. Il premier cinese Li Keqiang ripreso durante un summit Ue-Cina (reuters). Raffica di dati negativi, dalle vendite al dettaglio alla produzione industriale.

La Banca centrale taglia a sorpresa il costo del denaro e inietta liquidità. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

ZERO-COVID. La politica zero-COVID portata avanti dal presidente Xi Jinping consiste nell’imposizione di rigidi lockdown ogniqualvolta vengano rilevati dei focolai di coronavirus Tutti i dati e i pareri degli esperti. (Start Magazine)

Qualunque sia la risposta, la storia non si è fermata e gli equilibri mondiali non sono ineluttabili, se mai interessasse alla politica nostrana A luglio le vendite al dettaglio (un indicatore importante dei consumi) sono aumentate solo del 2,7% rispetto alle previsioni del 5%. (Il Primato Nazionale)

Non importa quanto sia debole l’offerta di credito, le aziende e i consumatori sono cauti nell’assumere più debiti I dati hanno mostrato che le vendite al dettaglio, gli investimenti e la produzione industriale della Cina di luglio hanno mancato le stime degli economisti e la banca centrale, che aveva precedentemente ridotto gli oneri finanziari, è intervenuta di nuovo. (Money.it)

Con questa Amministrazione democratica c’è anche negli Stati Uniti un ritorno della mano pubblica nell’economia, sia pure in un contesto ben diverso da quello cinese Il rallentamento della crescita cinese ha un impatto immediato sui mercati delle materie prime: il petrolio è sceso del 5% tornando ai livelli di metà febbraio, cioè prima dell’invasione russa in Ucraina. (Corriere della Sera)

Lo yuan cade sui minimi degli ultimi tre mesi. Di riflesso, lo yuan sul mercato onshore è calato fino a 6,7950 sul dollaro, il livello più basso dal 16 maggio. Pimco: è improbabile che la Cina diventi un fattore decisivo per l’inflazione globale. (Milano Finanza)

Le attuali difficoltà dell'economia cinese non devono però portare a visioni scorrette sulla Cina. La mossa di dati economici non positivi e dalla volontà di muoversi per tempo cercando di sostenere il più possibile l’economia. (Altroconsumo)