Bce più prudente sui tassi dopo il calo dell’inflazione nell’Eurozona. Ora i mercati dubitano di un rialzo a luglio
L’aumento dei prezzi nell’Eurozona scende al 6,1% a maggio dal 7% di aprile. Il carovita torna su livelli pre-guerra. Lagarde ribadisce che resta strada da fare sui tassi, ma riconosce l’impatto Bce sul credito. I mercati vedono una stretta a giugno, ma iniziano a mettere in discussione quella di luglio (Milano Finanza)
Ne parlano anche altri media
Il calo delle tensioni sui mercati energetici si fa sentire anche a livello di Euro Area. Il tasso di inflazione dei prezzi al consumo nell’Area Euro è sceso al 6,1% nel mese di maggio 2023, in calo rispetto al 7,0% del mese precedente e al di sotto delle aspettative del mercato del 6,3%, secondo una stima preliminare. (Scenari Economici)
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Lo rende noto Eurostat secondo cui il dato core passa da +5,6% precedente a +5,3% attuale. Eurozona: a maggio inflazione a +6,1% a/a (Borse.it)
Il pensiero - dopo il disastro in Emilia Romagna, la tragedia in Marmolada dello scorso anno e la tempesta Vaia, le cui tracce resteranno a lungo sul nostro territorio - va subito al clima che cambia, sconvolgendo il pianeta. (Alto Adige)
L’inflazione è scesa più delle attese in Germania (da 7,6% a 6,3%), Francia (da 6,9% a 6%) e Spagna (da 3,8% a 2,9%). Il tasso di incremento dei prezzi scende al 6,1% dal 7% di aprile, tornando su valori precedenti l’invasione russa dell’Ucraina. (Il Fatto Quotidiano)
La buona notizia è che la spinta inflattiva nella zona euro si è attenuata a maggio, ma la Banca centrale europea (Bce) potrebbe non cambiare idea sui tassi. Con una nuova stretta attesa già nel meeting di metà giugno. (Borse.it)