VIDEO Attacco Hezbollah ferisce 14 soldati israeliani, il video dei miliziani sciiti libanesi
Raid nella città di Arab al-Aramshe, nel nord dello Stato ebraico In un video di Hezbollah, l’attacco che ha ferito 14 soldati israeliani, al confine con il Libano. Alcuni sono in gravi condizioni. Il raid, con un drone e un razzo, ha colpito un centro comunitario nella città di Arab al-Aramshe, nel nord dello Stato ebraico, mentre i militari stavano dormendo. LaPresse (LAPRESSE)
La notizia riportata su altri media
Quattordici soldati israeliani e quattro civili sono rimasti feriti mercoledì 17 aprile. Hezbollah ha rivendicato la responsabilità di aver lanciato missili anticarro e droni carichi di esplosivo dal territorio libanese verso il nord di Israele, affermando che l’attacco era in risposta all’uccisione di tre dei suoi membri, tra cui due comandanti, negli attacchi aerei israeliani nel sud del Libano il giorno prima. (Mosaico-cem.it)
L’esercito israeliano ha diffuso filmati che mostrano attacchi delle Forze di difesa dello Stato ebraico su diversi obiettivi di Hezbollah in Libano. L’Idf afferma che il filmato mostra raid contro un posto di osservazione e strutture militari. (LAPRESSE)
Attacco Hezbollah ferisce 14 soldati israeliani, il video dei miliziani sciiti libanesi 18 aprile 2024 (Il Sole 24 ORE)
Lo ha detto un funzionario dell'amministrazione Biden alla Cbs - ripresa dai media israeliani - secondo cui queste sono le aspettative da parte americana. Soldati italiani in Libano, le lettere di Crosetto all'Onu: «Più impegno per i nostri militari» (ilmattino.it)
Certamente Israele può sostenere che Hezbollah sia un proxy iraniano e che l’attacco ha avuto origine in parte dal Libano». «Quello di sabato è stato un attacco iraniano, al quale Hezbollah ha partecipato simbolicamente lanciando razzi regolari secondo regole d’ingaggio ben stabilite. (La Stampa)
Qualsiasi tipo di vendetta israeliana contro l’Iran porterà a una guerra più ampia: saremo coinvolti noi libanesi, ma anche Siria e Giordania», dichiara Abdallah Bou Habib. «Sono molto preoccupato. (Corriere della Sera)
