Luciano Canfora rinviato a giudizio per diffamazione aggravata a Meloni

Il Dubbio INTERNO

Luciano Canfora, docente emerito di Filologia greca e latina all’università di Bari, dovrà affrontare un processo con l’accusa di diffamazione nei confronti di Giorgia Meloni. La giudice del tribunale di Bari, Antonietta Guerra, nel pomeriggio ha disposto il suo rinvio a giudizio «rilevato che è necessaria una integrazione probatoria approfondita, incompatibile con l’udienza predibattimentale». La prima udienza si svolgerà il 7 ottobre davanti al tribunale del capoluogo pugliese in composizione monocratica. (Il Dubbio)

La notizia riportata su altri media

È dalla sua figura che suo figlio, Luciano Canfora, querelato dalla premier Giorgia Meloni per averla definita «neonazista nell’anima» e ieri rinviato a giudizio, ha imparato «lo spirito critico» e «la volontà di comprendere respingendo il conformismo», come ha confermato lui stesso in occasione della presentazione della riedizione di «Tra reazione e democrazia», libro che raccoglie gli articoli scritti da Fabrizio Canfora su «L'Italia Libera» e su «L'Italia del Popolo» dal 1943 al 1945. (Corriere)

La decisione è stata presa oggi pomeriggio dalla giudice Antonietta Guerra, che nel rinviarlo a giudizio ha ritenuto necessaria un’integrazione probatoria sulle parole pronunciate dal filologo in sede di dibattimento. (Gazzetta del Sud)

Liberation, giornale-faro della gauche francese ed europea, ha addirittura pubblicato un appello per il professore, rinviato a giudizio per diffamazione contro la premier Giorgia Meloni. (Liberoquotidiano.it)

Marx era chiamato il gigante seduto, perché da seduto sembrava enorme e poi in piedi no perché aveva le gambe corte. È il commento del professor Luciano Canfora, il filologo rinviato a giudizio per diffamazione nei confronti della premier Giorgia Meloni - Lunga è la vita, breve è l’arte, anche se si dice il contrario”. (Repubblica TV)

L'accusa è di diffamazione aggravata e la richiesta è di 20mila euro di risarcimento. Il processo inizierà il 7 ottobre, a meno che la presidente del Consiglio non decida di ritirare la querela. (Fanpage.it)