Energia: S&P, in Italia fino a 2025 prezzi superiori al resto d'Europa

La Sicilia ECONOMIA

Con questa crescita le rinnovabili nel 2030 rappresenteranno circa il 25% del mix energetico dal 16 % attuale.

Pubblicità. Se il gas resterà il fattore chiave per il prossimo decennio per i prezzi dell'energia, sui listini inciderà anche "l'eliminazione graduale del carbone in Italia, che dovrebbe concludersi entro il 2028.

Sul fronte della domanda dopo il -6% del 2020, causa COVID-19, per il 2021 S&P prevede un modesto aumento del 4,6%, mentre i livelli 2019 saranno recuperati solo nel 2025

Lo sottolinea S&P Global Ratings in una analisi sul mercato energetico europeo in cui ricorda come sull'andamento dei prezzi pesa il fatto che "le importazioni giocano un ruolo importante per il mercato elettrico italiano" con una "capacità di interconnessione che dovrebbe aumentare a 12,7 GW nel 2025". (La Sicilia)

Ne parlano anche altre testate

I rischi politici. Tuttavia, un costo elevato dell’energia implica anche un aumento dei rischi politici per le società di servizi L’offerta contratta. In particolare, S&P ritiene che i prezzi dell’energia continueranno ad aumentare nel 2022-2023, anche a causa di una contrazione dell’offerta. (Wall Street Italia)

"L'aumento della capacità di interconnessione ridurrà probabilmente i prezzi dell'energia in Italia" che diventeranno "più sensibili ai prezzi più bassi di altri Paesi, in special modo della Francia". (RagusaNews)

Tendenza ribassista che potrà durare fino a quando non si assisterà ad una chiusura giornaliera e poi settimanale superiore ai 25.910 Tendenza ribassista che potrà durare fino a quando non si assisterà ad una chiusura giornaliera e poi settimanale superiore ai 4.184. (Proiezioni di Borsa)

Questo perché i loro portafogli di generazione sono quasi completamente coperti per quest’anno, dopodiché beneficeranno di prezzi più alti, supportando così gli investimenti nella transizione energetica. (Finanza.com)

Partenza in rosso a Wall Street, in linea all’andamento in forte calo delle borse europee e in attesa della due giorni di meeting della Federal Reserve. In calo anche le quotazioni del greggio con il Brent (-1,2%) a 74,5 dollari e il Wti (-1,5%) a 70,8 dollari, complice il generale clima di avversione al rischio sui mercati. (Il Cittadino on line)

Redler: correzione del 5% da settembre. Tuttavia, è tornato a circa 143 dollari prima che il mercato si chiudesse per mantenersi al di sopra delle medie mobili a 100 giorni (Invezz)