Caro energia, Marco Alverà (ad Snam): “Non c’entra nulla con la transizione ecologica”

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L’ad di Snam ha poi spiegato che, dietro il caro energia, ci sono invece ragioni economiche e soprattutto geopolitiche

Per smentirla, oggi, è intervenuto anche Marco Alverà, amministratore delegato di Snam, che ha spiegato: “Non confondiamo la transizione ecologica con il caro energia e con l’aumento del prezzo del gas in Europa.

A smentirla c’è anche Marco Alverà, ad di Snam.

Il caro energia?

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Se ne è parlato anche su altri giornali

Per primo si rende necessaria la realizzazione di reti energetiche sempre più destinate ad accogliere gas rinnovabili e idrogeno, istituendo dei centri di stoccaggio di energia, potenziati da progetti per la transizione energetica. (Redazione Imprese News)

Nell’ambizioso piano strategico che guarda al 2030, spicca “la realizzazione della prima rotta di trasporto di idrogeno da Nord Africa e Sud Italia ai punti di maggiore domanda.”. Nel dettaglio di seguito i punti salienti del piano Snam per i periodo 2021-2025, con orizzonte al 2030. (Money.it)

Snam prevede la riconversione dei quasi tremila chilometri di rete, da Mazara del Vallo a Passo Gries e Tarvisio per il trasporto di idrogeno dall'Italia verso le aree del Nord Europa, dove c’è una maggiore domanda. (Today)

Con l’obiettivo di supportare il raggiungimento di zero emissioni nette, come sottoscritto da 197 Paesi del mondo all’ultima Cop26 di Glasgow, un traguardo che Snam punta a centrare nel 2040, alzando dal 45 al 55% il taglio di emissioni di metano entro il 2025 e con target di riduzioni di emissioni, prima societ in Europa, anche per partecipate e fornitori (Scop3) al 2030 (GameGurus)

Su 10 milioni di tonnellate all'anno, probabilmente il target italiano potrebbe arrivare al 2030 ad una tonnellata all'anno". Un investimento importante, tale da poter davvero rilanciare il ruolo dell’Italia nella pianificazione energetica europea del futuro, ma non così inaspettata (Today)

Snam si è infine impegnata a ridurre del 46% le emissioni relative alle partecipate e del 55% le emissioni derivanti dalla propria supply chain entro il 2030 rispetto al 2019. Snam sia per il settore che presidia, sia per una strategia, non banale, di investimenti nella rete, nello stoccaggio e in progetti green, ha notevoli competenze. (Avanti!)