Milano, non pagava conti di ristoranti e bar: accertamenti su giudice

In questi giorni pare stia saldando gli ultimi conti lasciati in sospeso.

Il giudice "dei conti non pagati fa un clamoroso passo indietro - ha scritto il giornalista - dopo che avevo scoperto come non pagasse i conti di lussuosi ristoranti e boutique né onorava un debito da 40mila euro con un penalista milanese".

Nei corridoi del Palazzo di Giustizia di Milano, intanto, c'è chi difende l'indipendenza e la competenza della storica e apprezzata toga milanese. (Sky Tg24 )

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L'ultimo ad andarci di mezzo è Piero Gamacchio, 67 anni, giudice di Corte d'appello. Prima sottovoce, poi più esplicitamente, Gamacchio veniva accusato di inspiegabili eccessi di garantismo. (ilGiornale.it)

Sta di fatto che ieri il 67enne Piero Gamacchio, a lungo giudice di Tribunale e negli ultimi anni in Corte d’Appello, va in aspettativa 45 giorni subito già da oggi, e poi in pensione da luglio (come già da tempo era noto avesse programmato) con due anni di anticipo. (Corriere della Sera)

Nella sua carriera si è occupato di procedimenti molto delicati come il caso Finmeccanica, quello dell’ex assessore lombardo Zambetti condannato per legami con la ‘ndrangheta, della vicenda dei “dossier illegali” e, andando molto più indietro, anche del processo “conto protezione” a Bettino Craxi e pure del caso del Banco Ambrosiano. (leggo.it)

Piero Gamacchio è il giudice “scroccone”, il terrore dei ristoratori milanesi. Con l’aspettativa Gamacchio si mette ora al riparo da eventuali procedimenti davanti alla Sezione disciplinare del Csm. (Il Riformista)

Processo che doveva partire il 14 maggio, con Gamacchio a presiedere il collegio, e che con provvedimento del presidente facente funzione della Corte d’Appello, Giuseppe Ondei, verrà calendarizzato ad altra data, certamente dopo l’estate. (Corriere della Sera)