Vaccini, colpo di freno. Meno 60 per cento di dosi: “Così salta il programma”

La Repubblica ECONOMIA

Un vertice che per la Sicilia ha visto la partecipazione dell’assessore e della responsabile del dipartimento Attività sanitarie, Maria Letizia Diliberti.

Chiediamo al governo di sapere se possiamo contare su dosi sufficienti per la popolazione che si prevedeva di vaccinare nel trimestre», dice Razza.

Il 60 per cento delle 800mila dosi su cui la Regione puntava per dare una svolta alla campagna vaccinale, al palo in tutta Italia dopo la riduzione delle commesse anche da Pfizer-Biontech. (La Repubblica)

Su altre testate

E’ prevista per mercoledì 27 gennaio la prossima consegna di fiale di vaccino Pfizer presso l’Asst di Cremona, dove sta proseguendo la somministrazione della seconda dose al personale in servizio. (Cremonaoggi)

In totale il piano vaccini iniziale del Governo prevedeva in totale una opzione per 40 milioni di dosi.  Il piano vaccini slitta di 2 mesi. (Avvenire.it)

Qui sta il primo passaggio chiave: le penali sono previste esclusivamente in caso di ritardi nell’arco dei tre mesi. Il contratto firmato dalla Commissione europea con Pfizer, così come quelli siglati con le altre multinazionali impegnate nella produzione del vaccino, non prevede delle penali automatiche in caso di ritardi nelle consegne. (Il Fatto Quotidiano)

Molti governi sono quasi a secco di antidoti e, per questo motivo, si sono letteralmente infuriati con Pfizer. In un primo momento, sembrava che l’Unione europea fosse riuscita a stipulare con Pfizer un contratto super vantaggioso. (Inside Over)

La raccomandazione attuale nel Regno Unito è che le persone dovrebbero avere la seconda dose 12 settimane dopo la prima, tanto per il vaccino Pfizer quanto per quello Oxford/AstraZeneca. Con il vaccino Pfizer, la seconda dose dovrebbe essere inoculata normalmente dopo 21 giorni (28 per il vaccino Oxford/AstraZeneca). (Il Messaggero)

Il portavoce della Commissione Ue Eric Mamer, rispondendo alle domande sui ritardi di Pfizer e quello annunciato di AstraZeneca, ha detto che "non cambieremo gli obiettivi". Ovvero copertura vaccinale dell'80% della popolazione vulnerabile e del personale medico entro marzo e del 70% della popolazione entro l'estate. (L'Unione Sarda.it)