BREAKINGVIEWS - Telecom Italia terrà banchieri impegnati nel 2022

Yahoo Finanza ECONOMIA

di Lisa Jucca. MILANO (Reuters Breakingviews) - Telecom Italia potrebbe rivelarsi un boccone d'oro per gli adviser europei di M&A nel 2022.

Come già fu con il leveraged buyout di Telecom Italia del 1999, questa offerta potenzialmente è manna dal cielo per banchieri, avvocati e consulenti.

Altri offerenti potrebbero però farsi avanti e gli attuali azionisti di Telecom Italia, tra cui Vivendi e lo Stato italiano, avranno voce in capitolo. (Yahoo Finanza)

Ne parlano anche altre testate

Il duello Bolloré-Niel. Da una parte c'è infatti il finanziere bretone Inevitabile del resto: i primi azionisti dell'ex monopolista delle Tlc sono i francesi di Vivendi. (Il Sole 24 ORE)

Xavier Niel aveva poi investito in Tim e Vincent Bolloré ha poi dovuto arrendersi Xavier Niel, con una perdita di circa 200 milioni di euro (Niel poi smontò la sua posizione nel 2018) Xavier Niel, dal canto suo, gode di una buona immagine grazie al calo dei prezzi che ha imposto al mercato italiano, dice Bfm Business. (CorCom)

In sostanza è una società che fa investimenti per produrre reddito col solo scopo di intercettare buoni affari e ricavarne utili. Questa, in ogni caso, è la legge di mercato, la legge del capitalismo, la legge della domanda e dell’offerta. (ArezzoWeb)

Ciò non solo per l'ultimo interesse manifestato da Kkr, che sta catturando.; Esattamente quello che non è avvenuto negli ultimi 20 anni a proposito di Tim, società che rappresentava un'eccellenza italiana e che oggi sembra alla mercé di eterogenei appetiti esteri. (Milano Finanza)

La vendita di TIM al fondo KKR è una partita aperta. Da una parte abbiamo Vincent Bolloré, azionista di maggioranza del colosso Vivendi che detiene il 23,74% di Telecom Italia; dall’altro, invece, abbiamo Xaview Niel, conosciuto nel nostro Paese in quanto fondatore e azionista di maggioranza di Iliad. (TuttoAndroid.net)

Ma è ancora più significativa dal punto di vista politico perché dimostra la centralità di Draghi (favorevole fin dall’inizio a Kkr) a fronte dello sfilacciamento della sua maggioranza. Una presa di posizione che unisce sempre di più le posizioni del Carroccio e quelle di Fratelli d’Italia. (Quotidiano del Sud)