Assange resta nel limbo. Londra rinvia ancora

ilGiornale.it ESTERI

L'ultima carta di una partita lunghissima che potrebbe consentire a Julian Assange di sfuggire all'estradizione negli Stati Uniti - che da quasi 15 anni danno la caccia al giornalista australiano e cofondatore di WikiLeak per aver diffuso documenti top secret del Pentagono e del Dipartimento di Stato contenenti rivelazioni imbarazzanti - la gioca l'Alta Corte di Londra consentendo ad Assange di presentare un nuovo ricorso contro l'estradizione. (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altri giornali

La caccia al giornalista e caporedattore di WikiLeaks dura da più di 15 anni, reo di aver diffuso documenti pesantissimi sugli affari statunitensi. L’ultima decisione dell’Alta Corte di Londra ha concesso l’appello contro l’estradizione negli Stati Uniti (Radio Radio)

La pressione serve, non possiamo mollare”. “So che Stella Moris è amareggiata da questo esito, che non è quello che speravamo. (Il Fatto Quotidiano)

Dopo aver studiato le garanzie per i diritti umani di Assange, che gli USA dovranno presentare entro il 16 aprile; Dopo aver esaminato le obiezioni all’attendibilità di quelle garanzie, che gli avvocati di Julian dovranno presentare entro il 30 aprile; (L'INDIPENDENTE)

Nella tarda mattinata di oggi a Londra si conoscerà il destino del giornalista australiano e fondatore di Wikileaks, Julian Assange. Il giornalista australiano e cofondatore di WikiLeaks, 52enne, è stato incriminato negli Stati Uniti per 17 capi di accusa. (Corriere TV)

La pubblicazione da parte sua nel 2010 di un cospicuo faldone di documenti diplomatici statunitensi riguardanti le guerre in Iraq e in Af… (La Stampa)

Una ventina di persone ha preso parte al sit-in davanti al Consolato britannico in Piazza del Liberty, a Milano, a sostegno di Julian Assange. La manifestazione si è tenuta nel giorno in cui l'Alta Corte di Londra ha stabilito che il fondatore di WikiLeaks non può essere estradato negli Usa per accuse di spionaggio a meno che Washington non garantisca che non rischierà la pena di morte. (Il Sole 24 ORE)