Negli scontrini spunta la tassa Covid: denuncia del Codacons alla Finanza

Zoom24.it ECONOMIA

“Ma non solo.

A denunciarlo il Codacons, che sta ricevendo da giorni le segnalazioni dei consumatori circa rincari e voci di spesa originali applicati dagli esercenti e parla di “far west illegale che potrebbe configurare il reato di truffa” e contro cui il Codacons ha presentato una denuncia alla Guardia di Finanza e all’Antitrust, fornendo tutte le segnalazioni ricevute al riguardo, affinché si avviino le dovute indagini sul territorio. (Zoom24.it)

Ne parlano anche altri media

ROMA – Che cos’è la tassa Covid-19? Codacons denuncia: “Un vero e proprio far west illegale”. La denuncia è arrivata da Codacons con il presidente Carlo Rienzi che ha parlato di “un vero e proprio far west illegale che potrebbe configurare il reato di truffa. (News Mondo)

Ecco cosa dovete sapere sulla tassa COVID-19. La cosiddetta tassa COVID-19 può essere inserita dagli esercenti come sovrapprezzo nello scontrino. (Bigodino.it)

L’Unione Nazionale Consumatori chiede alle attività di ritirare la tassa, che ha definito “tassa di solidarietà”. Si è verificato un aumento dei prezzi, che è stato in poco tempo chiamato tassa Covid-19. (Fidelity News)

La prassi della tassa Covid è riscontrata e denunciata anche dall’Unione nazionale consumatori. Sommati a quella che è stata ribattezzata la ‘tassa Covid’. (Investire Oggi)

Dall'associazione di consumatori è già partita una denuncia alla Guardia di Finanza e all'Antitrust, con tutte le segnalazioni del caso, affinché possano partire le indagini sul territorio. Alcuni centri estetici e parrucchieri avrebbero introdotto un contributo extra, una sorta di tassa di solidarietà per le varie spese aggiuntive, come quelle di sanificazione. (Studio Cataldi)

Questa tassa consiste in un aumento dei prezzi, un extra da pagare, che solitamente va dai due ai quattro euro e viene riportato sullo scontrino come una delle tante voci applicate per i servizi ai clienti. (Fanpage.it)