Teheran rassicura "la nostra difesa non contempla le armi atomiche"

AGI - Agenzia Italia ESTERI

Giovedì scorso i guardiani della rivoluzione avevano avvertito che Teheran potrebbe rivedere la sua "dottrina nucleare" - che finora prevedeva un uso esclusivamente civile di questa energia - se Israele minacciasse di attaccare i suoi centri atomici (AGI - Agenzia Italia)

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Se qualcuno mettesse a rischio la sicurezza del vostro Paese, voi come reagireste? Suonava più o meno così la domanda che qualche giorno fa mi poneva un conoscente iraniano, mentre ragionavamo dell’attacco di Israele al consolato di Damasco e della massiccia, benché incruenta e annunciata con ampio anticipo, reazione di Teheran nella notte del 13 aprile. (L'HuffPost)

Il ministro degli esteri israeliano, Israel Katz, ha avviato una controffensiva diplomatica chiedendo sanzioni contro l'Iran in risposta all'attacco su Israele durante il quale sono stati lanciati più di 300 droni e missili (dopo la distruzione di un'ala del consolato iraniano in Siria che ha ucciso 13 persone, inclusi due comandanti delle Forze Quds). (Difesa Online)

Nuova minaccia contro Israele da parte del presidente iraniano, Ebrahim Raisi, lanciata durante un intervento all'università di Lahore in Pakistan dove si trova per una visita ufficiale di tre giorni. (Adnkronos)

Il ministro degli Esteri israeliano ha diffuso sui social l' immagine falsa dell’anfiteatro Flavio bersagliato dai missili di Teheran, come dire: «Se non ci aiutate prima o poi toccherà a voi». La reazione della Farnesina «Giù le mani dal Colosseo». (LaC news24)

Il generale, cui è assegnato il comando delle forze che difendono l’infrastruttura del programma nucleare iraniano (NSPC), nel corso di un’intervista con la stampa locale ha sostenuto che se Israele dovesse minacciare la sicurezza degli impianti nucleari potrebbe determinarsi la necessità per l’Iran di una “revisione e modifica” della sua dichiarata politica nucleare. (L'HuffPost)

In base alle immagini satellitari comparse nei giorni successivi al raid, si notano chiaramente segni di bruciature sul terreno in corrispondenza del luogo dove era installato il radar di tiro 30N6E2 FLAP LID del sistema missilistico antiaereo S-300PMU-2 posto a protezione della base e, soprattutto, della vicina centrale di arricchimento dell’uranio di Natanz, situata circa 80 km a nord. (RID)