Per il dopo Amadeus la Rai sceglie Carlo Conti e non il coraggio di osare

Sembra il giorno della marmotta: una volta partito Amadeus, potrebbe riapparire Carlo Conti all’Ariston. E insomma la scena si ripete, i giri di valzer pure. Già, dopo l’addio di Mister 100 milioni di euro (in pubblicità, ma vabbè), riecco l’uomo per tutte le stagioni trascinato per la giacchetta sul palco del Festival di Sanremo. Sarà vero? Ma, soprattutto, com’è possibile che nel 2024 la Rai goda così vanamente a crogiolarsi nel déjà vu? Dicono che questa sia una scelta rassicurante, qualcuno sostiene sia addirittura intelligente. (Panorama)

Se ne è parlato anche su altri media

Tempo di addii eccellenti questo per la Rai. Da una parte il telemercato ha registrato le partenze di volti storici della tv pubblica come Fabio Fazio e Bianca Berlinguer, con un addio forse ancor più rilevante come quello di Amadeus. (Abruzzo Cityrumors)

Il 65,4% di share medio, sia pure con il doping della lunghezza mostruosa delle serate, è un risultato enorme e per trovarne uno migliore bisogna risalire agli anni Ottanta, con il 66,1% del 1989, con i quattro presentatori più improvvisati della storia (Rosita Celentano, Paola Dominguin, Danny Quinn e Gianmarco Tognazzi), ed il record di Pippo Baudo nel 1987, con il 68,7%. (Corriere del Ticino)

Il suo addio è stato un duro colpo per la Rai che pare abbia cercato di tenerlo in tutti i modi e con proposte indubbiamente allettanti ma che non sono state sufficienti. Secondo alcune voci, la Rai potrebbe perdere anche il Festival di Sanremo. (ilCiriaco.it)