Superbonus 110%, stop del governo a fondi per nuove proroghe

Milano Finanza ECONOMIA

Lo sblocco è infatti fondamentale per molte imprese della filiera delle costruzioni che non riescono a cedere i propri bonus e sono a rischio fallimento.

Si ipotizzava di estendere la cessione oltre che alle banche a pmi e partite Iva, escludendo le persone fisiche.

Il Mef ha però aperto alla possibilità di allargare il meccanismo di cessione dei crediti generati dai bonus fiscali.

Sequestrati 772 milioni di crediti. (Milano Finanza)

Se ne è parlato anche su altri media

Superbonus, il comparto dell’edilizia in fermento per lo stop alla proroga. Infatti grazie al 110 oggi molte abitazioni sono meno energivore e una recente ricerca ha calcolato che se riuscissimo ad efficientare tutte le strutture che ne hanno bisogno riusciremo a raggiungere un risparmio energetico del 70%. (Il Mattino di Padova)

Uno dei pretesti per lo strappo che potrebbe utilizzare il Movimento Cinque Stelle, come ricorda Domani, è proprio questo: la sospensione del Superbonus. Insomma la misura "bandiera" dei Cinque Stelle, dopo il reddito di cittadinanza, diventa un perno importante per la sopravvivenza della maggioranza. (Liberoquotidiano.it)

«Non è affatto l’ideale passare, in modo così repentino, da una misura super permissiva, qual è il 110%, al nulla. Lo afferma Luca Frare, presidente di CNA territoriale di Treviso, commentando la notizia uscita sui media secondo cui il Governo non sarebbe più disposto a prorogare la misura per mancanza di soldi. (TrevisoToday)

Il problema è il solito: si sono esaurite le coperture e Draghi non intende più scucire un euro. Esauriti tutti i 33,3 miliardi stanziati per il Superbonus fino al 2036. (LA NOTIZIA)

Il superbonus 110% non verrà prorogato, ma il governo e la maggioranza stanno trattando sulla possibilità di cedere i crediti prodotti dai bonus edilizi non solo alla banche, ma a tutti i soggetti professionali e le partite Iva, escludendo solo i privati. (Wired Italia)

Una maggiore apertura, invece, sull'ampliamento delle cessioni del credito, consentite anche ad altri soggetti oltre le banche, con la sola esclusione delle persone fisiche. “Nel nostro Paese, se si parla del settore edile, il 50% delle imprese arriva a due dipendenti, il 75% arriva a cinque (LA NAZIONE)