Iveco, salta la vendita ai cinesi. Elkann tra i Paperoni di Forbes

Cronaca Qui ECONOMIA

Quattro di queste società, dal 21 marzo 2020 allo stesso giorno del 2021, hanno guadagnato oltre il 100%.

Saltata – ma questo lo dicono alcune voci – perché l’offerta messa sul piatto sarebbe stata giudicata troppo bassa.

A borsa chiusa, Cnh comunica con una nota stringata che la trattativa con il gruppo cinese Faw si è interrotta.

Uno scatto che premia l’integrazione tra Fca e Psa che ha dato vita a un nuovo colosso del settore automobilistico. (Cronaca Qui)

Su altre testate

La trattativa si è interrotta e la decisione è stata accolta con favore dal ministero dello Sviluppo economico. Per il titolare del Mise “la produzione di mezzi pesanti su gomma è di interesse strategico nazionale”. (Sputnik Italia)

“Accogliamo con favore e valutiamo positivamente la notizia del mancato perfezionamento della trattativa tra Cnh e Faw Jiefang per la vendita di Iveco”, spiega in una nota il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. (Il Primato Nazionale)

Non dobbiamo lasciare che le regole stabilite da uno o pochi Paesi siano imposte ad altri, né permettere che l’unilateralismo perseguito da alcuni Paesi dia il ritmo al mondo intero. Ciò di cui abbiamo bisogno nel mondo di oggi è la giustizia, non l’egemonia. (LaPresse)

Iveco resta in Italia: il comunicato del gruppo Cnh. Anche se per ora Iveco rimane italiano la Cnh Industrial ha annunciato di volere continuare i piani di spin-off del marchio di camion e furgoni e di una parte dei motori della Fpt Industrial nella prima parte del 2022 La trattativa per la cessione dei veicoli pesanti alla società cinese Faw Jiefang, da parte di Cnh Industrial, è saltata. (QuiFinanza)

Sarebbero stati i contatti costanti di Giorgetti con i vertici di Exor a dissuadere il gruppo dalla prosecuzione dell'operazione. Del resto, il ministro leghista aveva promesso che questo, «tutelare la produzione strategica italiana», sarebbe stato il suo impegno all'interno del governo. (il Giornale)

Poi lo stop, peraltro nell'aria, perché la nuova offerta di Faw non rispecchiava le attese di Exor, la holding presieduta da John Elkann che controlla Cnh Industrial. Guardando alla Cina, assistiamo a situazioni in varie parti del mondo in cui la potenza economica di questo Paese sbaraglia il sistema locale. (ilGiornale.it)