Mps: nuove grane di Stato mentre bond subordinati soffrono. UniCredit distante e su aumento capitale tempo sta per scadere, arriva lettera Bce

Finanzaonline.com ECONOMIA

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L’aura di mistero che si sta infittendo sul dossier Mps sta facendo perdere la pazienza alla Bce.

Il piano A per il Tesoro rimane quello di dare Mps in sposa a UniCredit

La Banca centrale europea avrebbe inviato infatti una lettera al Monte di Stato.

I bond subordinati, vale la pena precisare, sarebbero i primi a essere coinvolti nel caso di una nuova ennesima crisi di Monte dei Paschi. (Finanzaonline.com)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nessun commento ufficiale sul. Tocca alla Banca Centrale Europea interrompere il balletto di piani fantasiosi, trattative mai partite, amministratori superflui e riorganizzazioni aziendali. (LA NAZIONE)

Ma quel contratto, come quasi sempre avviene nelle partnership tra banche e assicurazioni (si veda da ultimo il caso Cattolica-BancoBpm), prevede che in caso di cambio del controllo azionario della banca scatti un’opzione put a favore della compagnia assicurativa”. (Wall Street Italia)

Il piano A per il Tesoro rimane quello di dare Mps in sposa a UniCredit LEGGI ANCHE. Mps sposa troppo brutta, aumento di capitale venga fatto prima di M&A. (Finanzaonline.com)

Intanto in Borsa alle ore 10,50 le azioni Mps segnano-1,43% a 1,209 euro, con il Ftse Italia Banche a -0,76% La Bce, secondo quanto emerso nelle ultime ore, ha scritto a Mps una lettera chiedendo chiarimenti sulla tempistica dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro. (Finanza Report)

(LaPresse) – La Bce, insieme alla Vigilanza bancaria, ha deciso di estendere fino a marzo 2022 lo sgravio del coefficiente di leva finanziaria per le banche. Lo riporta una nota di Francoforte, in cui si spiega che a causa del sussistere di “circostanze eccezionali” legate alla pandemia, le banche dell’area euro continueranno a poter escludere parte della propria esposizione verso le banche centrali dal calcolo del coefficiente di leva finanziaria. (LaPresse)

Proprio l'Istituto di Francoforte, scriveva ieri l'ANSA, sarebbe in pressing per definire le tempistiche dell'aumento di capitale da 2,5 miliardi, che la banca dovrebbe realizzare nel caso in cui il Tesoro, azionista con una quota del 64%, non trovasse un partner per la privatizzazione. (ilmessaggero.it)