Casa, vendite in frenata sotto il peso dei mutui

Toscana Media News ECONOMIA

L’aumento dei tassi di interesse sui mutui pesa sulle famiglie e pare essersi esaurita la spinta della ricerca di spazi del periodo post pandemia ROMA — Era nelle attese degli operatori del settore ma laconferma è arrivata dai dati appena diffusi dall’Agenzia delle Entrate, il mercato immobiliare italiano è in frenata. Dopo la spinta del post pandemia con la ricerca di spazi interni, una camera in più per lavoro - studio ed hobby, ed esterni come balconi, terrazze o giardini le compravendite si sono arenate. (Toscana Media News)

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Prosegue il calo del mercato immobiliare residenziale in Italia: dopo il -2,1% registrato nel IV trimestre 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021, i primi tre mesi del 2023 segnano un ulteriore -8,3%, con 166.745 transazioni (più di 15mila in meno). (idealista.it/news)

Prosegue il calo del mercato immobiliare residenziale in Italia: dopo il -2,1% registrato nel IV trimestre 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021, i primi tre mesi del 2023 segnano un ulteriore -8,3%, con 166.745 transazioni (più di 15mila in meno). (Bizjournal.it - Liguria)

Secondo le ultime statistiche regionali OMI, rese note ieri, nel I trimestre 2023 (sullo stesso periodo del 2022) le compravendite di abitazioni (nuove e usate) sono in calo dell’8,3 per cento. Se si considerano le abitazioni già costruite, il calo si quantifica in -7,2%. (Il Sole 24 ORE)

Ma anche nelle altre città metropolitane il segno è sempre negativo, seppur in modo più contenuto: a Roma -10,3% (8.274 transazioni), a Firenze -9,4% (1.208 transazioni), a Torino -7,1% (3.552 transazioni), a Napoli -7,0% (1.952 transazioni), a Genova -5,5% (2.034 transazioni), a Palermo -4,4% (1.598 transazioni). (Economy Magazine)

Bologna, Palermo, Verona e Roma aumentano i residenti che acquistano in città. Sempre più milanesi preferiscono comprare fuori città (CUS Torino)

Il numero delle compravendite sul mercato immobiliare per il 2023 è in calo rispetto allo scorso anno. A dircelo è Nomisma, che stima che il numero di operazioni passerà dalle 754.000 dello scorso anno a quota 670.000. (Segugio.it)