Cosa ha fatto il supercomputer Hpc5 di Eni nella lotta a Covid-19

Startmag Web magazine ECONOMIA

COSA HA FATTO ENI. Partiamo dall’ultima sfida.

La lotta a Covid-19 passa anche dalla tecnologia di Eni: il supercomputer Hpc5 ha analizzato 70 miliardi di molecole. Nella lotta a Covid-19 anche i calcolatori (quelli super) potranno fare la differenza.

Ora, nell’ambito dello stesso progetto, il supercalcolatore HPC5 di Eni ha avviato l’esperimento di supercalcolo molecolare più complesso mai realizzato al mondo, con l’obiettivo di identificare nuove terapie contro il virus (Startmag Web magazine)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il supercomputer HPC5 di Eni e la lotta al Coronavirus: effettuato l’esperimento di calcolo molecolare più complesso del mondo. San Donato Milanese, 23 novembre 2020 – L’infrastruttura di supercalcolo HPC5 di Eni ha avviato nella notte di venerdì 20 novembre l’esperimento di supercalcolo molecolare più complesso mai realizzato al mondo al fine di identificare nuove terapie contro il virus. (Consumerismo)

L’infrastruttura di supercalcolo HPC5 di Eni ha avviato nella notte di venerdì 20 novembre l’esperimento di supercalcolo molecolare più complesso mai realizzato al mondo al fine di identificare nuove terapie contro il virus (Investire Oggi)

HPC5, il supercalcolatore industriale più potente al mondo, è una delle risorse spontaneamente messe in campo da Eni nell’ambito di un ampio piano d’azione elaborato dalla società per contrastare la pandemia. (Energia Oltre)

Hpc5 è il supercomputer di Eni installato nel Green Data Center dell’azienda a Ferrera Erbognone (PV). È prevista una fase successiva di sperimentazione durante la quale verrà approfondito lo studio sull’efficacia delle molecole in caso di mutazione del virus (Industria Italiana)

Ma quali sono le caratteristiche del candidato vaccino sviluppato da ReiThera? Adnkronos. Dopo gli annunci dei giorni scorsi, avanza anche la ricerca sul candidato vaccino tutto italiano contro Covid-19. (Yahoo Finanza)

Il 27 ottobre 2020 AIFA ha autorizzato lo studio clinico presso l’ospedale Spallanzani di Roma e l’Humanitas di Milano per valutare il Raloxifene come potenziale trattamento per pazienti Covid. (PRP Channel)