I vini senza o con poco alcol non sono più una nicchia: 1 milione di italiani interessati

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

«In Italia il 36% dei consumatori è interessato a consumare bevande dealcolate; negli Stati Uniti, incubatore di tendenze specie tra i giovani, il mercato Nolo (no e low alcohol) vale già un miliardo di dollari. Ma l’Italia in questo caso gioca un ruolo residuale, perché – contrariamente a quanto già succede da due anni tra i colleghi nell’Ue – non è ancora possibile per le imprese elaborare il prodotto negli stabilimenti vitivinicoli e non sono state fornite indicazioni agli operatori sul regime fiscale. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri giornali

A Verona Vinitaly e i de-alcolati sono stati sotto i riflettori. E nei bicchieri. Tra scetticismo e altrettante scommesse. Il Trentino vanta primati anche in questa ‘nuova frontiera’ di bevande collegate all’uva, con aziende locali da anni impegnate nel vinozeroalcol. (il Dolomiti)

Intervista di Lara Loreti L’esponente della Lega: “I prodotti senza alcol sono un’altra cosa: giusto intercettare un trend che funziona, ma chiamandoli con un altro nome, si rischia di confondere i consumatori”. (Repubblica TV)

Al Vinitaly 2024, che si è chiuso ieri, il tema della dealcolazione del vino, per la messa in commercio di prodotti che piacciono soprattutto ai mercati del Nord Europa, è stato tra i più trattati. Vino no alcol? «Vediamo quale sarà la tendenza, ma non demonizziamo il vino e preserviamo le nostre tradizioni». (La Provincia Pavese)

Come anticipato, sul tavolo di Verona c’erano una manciata di temi che hanno finito per compattare il sistema, lasciando da parte una serie di contrasti, come quello sempre più labile tra piccoli vignaioli e grandi cantine. (Gambero Rosso)

Ai giovani piace, la Generazione Z pare sia pronta a farne un suo simbolo, il mercato potenziale è importante e in Italia le resistenze al vino dealcolato lo sono altrettanto. (Tiscali)

Ministro Lollobrigida, glie lo si chiede per cortesia ora: la smetta di parlare di vino dealcolato. O meglio, smetta di parlarne come fosse un demonio, una cosa sbagliata, una mostruosità. (Dissapore)