Nuovo post di Riondino su Fb: ha ri-girato la foto di La Russa: «Vediamo se l'originale provoca lo stesso scandalo»

La Gazzetta del Mezzogiorno INTERNO

Una foto a testa in giù del presidente del Senato Ignazio La Russa e un commento che racchiude la frase «Non ci sono più i fascisti di una volta, solo pecore». E’ bufera per il post pubblicato il 25 aprile, sul suo profilo Facebook, dall’attore e regista tarantino Michele Riondino, che ha allegato l’immagine capovolta di un giovane La Russa ritratto accanto ad un manifesto con il volto di Benito Mussolini, davanti al quale c'è un mazzo di fiori (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Su altri giornali

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato in modo piccante vari episodi di attualità. Tra questi, la foto pubblicata dall’attore Michele Riondino, il post del generale Vannacci ad opera del Partito Democratico e le proteste delle associazioni animaliste per una mucca colorata di nerazzurro. (Nicola Porro)

TARANTO (l'Adige)

Lo ha detto Michele Riondino che con Antonio Diodato e Roy Paci è il direttore artistico dell'Uno Maggio Taranto libero e pensante, il concerto alternativo in corso nel capoluogo ionico che così festeggia la giornata dei lavoratori. (La Stampa)

L’attore e regista è tornato sull’episodio dal palco del concerto dell'1 maggio Taranto e ha ammesso l’errore. Ex grande sostenitore del Movimento 5 Stelle oggi vicino alla sinistra, Michele Riondino ha fatto solo mezzo passo indietro dopo aver pubblicato una foto capovolta di un giovane Ignazio La Russa, l'attuale presidente del Senato, con altre persone accanto a una foto di Benito Mussolini e un mazzo di fiori davanti. (ilGiornale.it)

Anche a Taranto è iniziata l’ormai storica manifestazione in onore della festa dei lavoratori, Uno Maggio Taranto libero e pensante, sotto la direzione artistica di Antonio Diodato, Roy Paci e Michele Riondino (Open)

Io non li ho votati, non condivido le loro idee e mi impegnerò, lotterò perché la loro sconfitta politica avvenga il prima possibile". TARANTO – "Mai auspicherei violenza, men che meno su qualcuno che ha legittimamente vinto le elezioni e che per questo ci governa. (La Repubblica)