Arrivano in Sicilia 160.000 dosi Pfizer, AstraZeneca agli over 50 senza patologie

Al momento sono regolari gli approvvigionamenti dei vaccini, e oggi arriveranno da Roma 160 mila dosi di Pfizer.

Ecco l’elenco dei piccoli comuni montani.

Va avanti la vaccinazione di massa nelle isole minori, pronte a ricevere milioni di turisti.

Provincia di Palermo: Campofelice di Fitalia, Santa Cristina Gela, Scillato, Sclafani Bagni

Complessivamente nei frigoriferi degli hub siciliani ci sono oggi 290 mila dosi. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Ne parlano anche altri media

Nulla cambierà, invece, per chi ha già fatto la prima dose di vaccino Pfizer o Moderna nei giorni antecedenti a lunedì 10 maggio: la seconda somministrazione sarà dopo 21 giorni (seconda dose Pfizer) e dopo 28 giorni (seconda dose Moderna), come riportato nel promemoria personale di prenotazione del vaccino (tvprato.it)

“È importante sottolineare che nei test clinici” la somministrazione della seconda dose di Pfizer Biontech era prevista fino a 42 giorni, ha spiegato Marco Cavaleri dell’Ema La scelta di posticipare a 42 giorni la seconda dose è stata fatta sulla base di pareri del Cts che a sua volta si è rifatto ai pareri dell’Ema. (Il Riformista)

Ad aggravare il quadro c'è stato anche il lancio dal Libano di razzi diretti verso Israele ma finiti in mare. Le milizie palestinesi hanno lanciato all'alba altri 50 razzi verso Israele. (Yahoo Notizie)

Nel frattempo la ventitreenne s’è sottoposta a nuove analisi che dovrebbero fornire dati aggiornati della sua situazione. Inizialmente sembrava che le dosi iniettate fossero state sei, invece poi s’è scoperto che erano state 4 (il Fatto Nisseno)

La stessa Ema dà il parere positivo all’estensione della seconda dose di Pfizer a 40 giorni. Nel contempo l'Ema confida che i vaccini a mRna siano «in grado di neutralizzarla». (ladigetto.it)

(LaPresse) – “Nulla di drammatico nello spostamento Pfizer fino a 42 giorni per la seconda dose perché gli studi dicevano che era valido fino a 42 giorni, era una opzione. Lo ha detto Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, a Domenica In (LaPresse)