MSC e Lufthansa su Ita Airways: partita in due mosse

FormulaPassion.it ECONOMIA

Intanto dalla Francia arriva l’irritazione da parte di Air France e KLM che non si sono viste scavalcare dai tedeschi.

MSC e Lufthansa preparano infatti la scalata alla compagnia aerea italiana nata dalle ceneri di Alitalia.

Ita Airways potrebbe presto diventare una compagnia privata con due importanti soci internazionali.

“Seguiremo da vicino gli sviluppi nelle prossime settimane e restiamo impegnati a creare una forte partnership con Ita” fanno sapere da Air France-KLM

I due partner si piacciono a vicenda, con MSC che gradisce l’appoggio di una società già esperta nel settore aeronautico e Lufthansa che vede di buon occhio la conduzione familiare che caratterizza il colosso marittimo. (FormulaPassion.it)

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Una volta ottenuto il via libera Msc e Lufthansa possono accedere in esclusiva per tre mesi alla data room. Proprio la principale associazione dei vettori ha fornito ieri numeri che interessano a Msc e Lufthansa (Corriere della Sera)

L’ultima svolta nella vicenda Ita/Alitalia è stata una sorpresa per quanto riguarda l’arrivo di Msc (un po’ meno quello di Lufthansa). Per il momento il gruppo Lufthansa è debole in Africa, sia nel trasporto passeggeri sia nel cargo, in confronto a Air France e British Airways, e lo stesso vale per il Sud America. (La Stampa)

Vedremo quindi in che modo si muoverà la nuova Ita Airways: per l’ex Alitalia al momento non c’è solo Msc, il fatto che Delta Air Lines si sia aggiunta alla lista dei soggetti interessati ad un’alleanza può essere decisivo Dire oggi con certezza quale società si alleerà con Ita Airways è impossibile. (FormulaPassion.it)

Inizialmente la compagnia di bandiera tedesca pareva intenzionata (al netto delle smentite di prammatica) ad un ingresso nel 40% del capitale di Ita. All’incirca quello che, ad oggi, il governo ha investito in Ita per far risorgere una compagnia aerea nazionale. (Il Primato Nazionale)

Verso l’esclusiva ad Aponte e Lufthansa. Chiudendo a marzo il Tesoro risparmierebbe 400 milioni (La Repubblica)

Terminal portuali, interporti. Crociere, traghetti. (L'HuffPost)