Borsa: Milano azzera guadagni, pesano Eni e Saipem
Piazza Affari azzera i suoi guadagni: il Ftse Mib si appiattisce al +0,07% appesantito dagli ordini in vendita su Saipem (-2,97%) ed Eni (-0,9%). Prese di profitto, dopo il rinnovo del cda, su Tim (-2,6%). Alla debolezza del listino partecipano anche Recordati (-2,6%), A2A (-1,13%) e Pirelli (-1,4%). Prosegue sugli scudi invece St, alla vigilia della trimestrale (+5,4%), ben intonata come tutti i 'chipmakers' in Europa (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Ne parlano anche altri giornali
Piazza Affari chiude in calo una seduta debole per le principali Borse europee, in scia all'andamento fiacco di Wall Street, mentre sta per entrare nel vivo la stagione delle trimestrali. Il Ftse Mib ha lasciato sul terreno lo 0,27% appesantito da Recordati (-5%), in scia alle indiscrezioni per un possibile disimpegno di Cvc, Saipem (-3,3%), ancora debole dopo i conti del trimestre, e Mps (-2,2%). (Tiscali Notizie)
Si è appiattita, nel pomeriggio europeo, la propensione al rischio sui mercati finanziari, mentre l‘esercito israeliano sarebbe pronto per entrare a Rafah e la pioggia di trimestrali e dati macro fertilizzava in maniera disomogenea la voglia di azionario sui listini. (FIRSTonline)
Bene anche Prysmian (+1,7%), Moncler (+1,5%) e Banca Mediolanum (+1,3%), mentre Recordati (-5%) termina in coda, frenato dalle voci su una possibile uscita del fondo Cvc. (Finanzaonline)
Rimbalzo del gatto morto oppure nuovo rialzo e nuovi massimi? Dai massimi segnati a inizio mese i listini azionari internazionali erano scesi di circa il 6%, dopo che da inizio anno, il rialzo era stato di media del 12%. (Proiezioni di Borsa)
Il FTSE MIB si conferma così sopra i 34mila punti, spinto dai titoli tecnologici che corrono in tutta Europa, sulla scia di Wall Street e dell’Asia, resta indietro il CAC 40 di Parigi, con il tonfo di Kering che zavorra il listino. (Il Sole 24 ORE)
Apre in calo la seduta a Piazza Affari. Bene le banche, in particolare la Popolare Sondrio (+0,8%) ed Eni che sale in avvio dello 0,7 per cento. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
