Alfiere della Repubblica a soli 18 anni, la bellissima storia di Caterina

Prima Monza INTERNO

Amore per l'ambiente, voglia di fare e grande passione per il volontariato in Croce Rossa, nel Comitato di Villasanta. Queste sono la caratteristiche per cui la giovane Caterina Contento, 18 anni e casa a Montevecchia, il 13 maggio a Roma riceverà dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella l'attestato di Alfiere della Repubblica italiana. La bellissima testimonianza di Caterina "Il mio Comitato di Croce Rossa mi ha segnalata per questo importante riconoscimento - ha commentato la ragazza, emozionata - Sono nel gruppo da quando ho 16 anni e finora non ho mai potuto fare attività di soccorso perché ho compiuto 18 anni solo 4 mesi fa. (Prima Monza)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Di Montevecchia, Lecco, è anche volontaria della Croce Rossa di Villasanta, Monza. (TGR Lombardia)

Complimenti che il sindaco aveva esternato non appena giunta la notizia del conferimento dell’onorificenza da parte del presidente della Repubblica. Il sindaco ha voluto personalmente complimentarsi con Giovanni che si è prodigato, dopo il tragico naufragio di Steccato di Cutro, per far conoscere la storia delle vittime, restituendo loro dignità e contrastando l’indifferenza di tanti. (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)

Il suo nome... Tra questi ce n'è uno che porta in alto la bandiera della Sicilia. (Virgilio)

Tra questi, tre Alfiere di Azione cattolica: Valeria Frasca, msacchina della diocesi di Forlì-Bertinoro, Sofia Gentile, cresciuta nel Msac e consigliera diocesana del Settore giovani della diocesi di Ragusa, ed Elisa Palombo, quattordicenne educatrice dell’Acr della diocesi di Brindisi. (Azione Cattolica Italiana)

La conferma di queste parole arriva, in questi giorni, da Argentera, popolosa frazione di Rivarolo Canavese orgogliosa dell’importante riconoscimento ricevuto da Marta Camerlo, 15enne nominata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, «Alfiere della Repubblica». (QC QuotidianoCanavese)

Prima la malattia vissuta con coraggio e trasmettendo coraggio, poi il ritorno a una vita gioiosa e ancor più fatta di dono, di attenzione agli altri, coinvolgendo ed entusiasmando con quello spirito di chi si sente grato e vuole condividere la sua gioia per gli affetti, per la possibilità stessa di vivere e di rendere il mondo migliore nel servizio a chi è in difficoltà. (Avvenire)