Autostrade, la trattativa ha un limite

Fortune Italia ECONOMIA

Il governo ha tutto l’interesse che si arrivi rapidamente a una soluzione per Autostrade.

Anche se anche la trattativa ha un limite.

Poi c’è Atlantia e poi ci sono i Benetton.

In tanti tendono a sovrapporre gli interessi dei vertici della società che controlla Aspi (Autostrade) e quelli della Famiglia.

Il limite della trattativa in corso è scritto nella storia dell’intera vicenda, a partire dal crollo del Ponte Morandi, e soprattutto dagli interessi delle parti sedute al tavolo. (Fortune Italia)

Ne parlano anche altri giornali

Di più: serve un’offerta vincolante, con un prezzo, evidentemente più alto rispetto a quello che si ricava dalla valutazione. E quindi - è il ragionamento aggiuntivo - da quella valutazione viene fuori un prezzo troppo basso per cedere l′88% di Aspi. (L'HuffPost)

Una proposta preliminare, senza un prezzo, e soprattutto con un timing per arrivare a un’offerta vincolante molto più lungo rispetto a quello che Atlantia ha fissato ora in una settimana. Di più: serve un’offerta vincolante, con un prezzo, e la Cassa deve presentarla entro sette giorni. (L'HuffPost)

La trattativa tra Governo e Atlantia si arricchisce ogni giorno di nuovi particolari che complicano ulteriormente un accordo già di per sé difficile. I prossimi giorni potrebbero essere decisivi, in vista del cda di Atlantia che dovrebbe riunirsi il prossimo 28 ottobre. (FormulaPassion.it)

Chiaramente un elemento dirimente per valorizzare la compagnia, che lega le sue prospettive finanziarie proprio alla possibilità di incassare i pedaggi. Il gruppo comunque non ha chiuso le porte della trattativa e ha dato tempo alla società pubblica fino al 27 ottobre al "fine di valutare un'eventuale nuova offerta vincolante". (la Repubblica)

Azioni Atlantia frenano e l’accordo prende tempo. Oscilla in Borsa Atlantia in questi giorni, in preda alle novità in arrivo sul fronte trattative con Cassa Depositi e Prestiti. Le azioni Atlantia sono in perdita stamane a Piazza Affari, evidenziando la complessità della vicenda concessioni autostradali. (Money.it)

E i cittadini del Bel Paese avranno sì un’autostrada, ma spezzettata: a noi spetterà una parte, la maggioranza sarà invece di americani, cinesi, australiani, tedeschi e francesi. Dietro il quale si nasconde una realtà amara: gli accordi di luglio, presentati come definitivi dai giallorossi, sono stati stracciati. (Zazoom Blog)