Alitalia, ora l’Ue ci chiede indietro gli “aiuti” con gli interessi. Per una compagnia che non esiste più

Il Primato Nazionale ECONOMIA

Roma, 28 mar – Che dire, davvero un grande successo gli “aiuti” ad Alitalia da parte dell’Ue. Un così grande successo che ora da Bruxelles ci chiedono i soldi indietro con gli interessi, come riporta il Sole 24 Ore, per una compagnia che non esiste più. Alitalia, gli “aiuti” dell’Ue che ora chiede il conto (ed è salato) Alitalia sprofondava anno dopo anno e l’Ue si era “offerta” di aiutarla. A caro prezzo, come da tradizione. (Il Primato Nazionale)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Ma l’ex vettore tricolore è fallito e quindi non potrà far fronte all’impegno. Il governo italiano, ma solo teoricamente, dovrebbe quindi recuperare dalla compagnia il sostegno maggiorato degli interessi. (ilmessaggero.it)

La decisione era «attesa e ampiamente prevista» dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti che sottolinea: «L’esclusione di Ita dalle richieste di restituzione del prestito ponte dimostra che siamo nel giusto»; un fatto che ribadisce cioè la non-continuità tra Alitalia Sai, oggi in liquidazione, e la compagnia statale nata dalle sue ceneri. (ilGiornale.it)

Nel recuperare le somme si dovrà anche far rifondere degli interessi previsti dall’erogazione a quando sarà completamente ristorato il credito nei confronti della società ora ancora in mano ai commissari. (Italiavola & Travel –)

La Commissione europea ha chiuso il dossier Alitalia stabilendo che il prestito ponte da 400 milioni concesso dallo Stato nel 2019 rappresenta «un aiuto di Stato illegale ai sensi delle norme comunitarie». (ilmattino.it)

Il prestito concesso dall’Italia ad Alitalia è un aiuto di stato illegale secondo quando stabilito dalla Commissione Europea della Concorrenza. Lo ha spiegato la portavoce Arianna Podestà nel briefing di ieri. (Economy Magazine)

La commissione Ue completa il capolavoro fatto sul fallimento di Alitalia e la nascita di Ita. E dichiara «aiuto di stato illegale» anche l’ultimo prestito da 400 milioni che il governo Conte due – ministro competente Patuanelli – concesse nel 2019 ad Alitalia, già in amministrazione controllata. (Il Manifesto)