Il piano europeo e i benefici per l’Italia

Corriere della Sera ECONOMIA

Il piano proposto ieri da Ursula von der Leyen per risollevare l’Europa dalla crisi provocata dal coronavirus raccoglie con lungimiranza la sfida di Jean Monnet.

L’Italia ha tradizionalmente auspicato questa evoluzione a livello europeo.

Ma non lo fa con interventi dettati dal panico e a rischio di sconquassare la casa europea in costruzione.

Il 20 febbraio scorso, dopo quasi due anni di discussioni, il Consiglio europeo dovette registrare la mancanza di accordo. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Serve la Costituzione europea capace di scolpire valori inalienabili, come lo stato di diritto, la democrazia, il welfare e i diritti individuali della persona. Noi non dobbiamo garantire la pace sociale ma una cosa più ambiziosa, un Paese più efficiente e più giusto. (L'HuffPost)

Si parla, infatti, non di una dotazione di 500 miliardi di euro, ma di 750 miliardi di euro, che dovrebbero essere divisi in questo modo: 500 miliardi sotto forma di sovvenzioni, e quindi a fondo perduto, e 250 miliardi sotto forma di prestiti. (BergamoNews.it)