Stato e Mafia, depone Ciancimino jr «Provenzano era libero di muoversi, protetto da accordo con istituzioni»

Corriere della Sera INTERNO

e dicembre del 1992, mio padre mi disse che Provenzano poteva muoversi indisturbato. Lo conoscevo da quando ero bambino». «Portavo i pizzini a lui e a Riina». di Redazione Cronache. di. MI INTERESSA. gli argomenti. MI INTERESSA. A-A+. Massimo ... (Corriere della Sera)

Su altre testate

È il giorno della deposizione di Massimo Ciancimino imputato e teste nell'ambito del processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. (Si24 - Il vostro sito quotidiano)

"Mio padre riteneva Riina una persona limitata intellettualmente, un doppiogiochista e un uomo aggressivo. Così Massimo Ciancimino al processo sulla trattativa Stato-mafia davanti allo stesso boss che ha ... (Tiscali.it)

"Il boss frequentava settimanalmente la mia abitazione e si presentava col nome di ingegnere Lo Verde. Seppur latitante era libero di muoversi nel territorio nazionale". (Corriere Quotidiano)

Cronaca – È il giorno del figlio di don Vito. Nella doppia veste di teste e imputato al processo di Palermo. (MeridioNews - Edizione Palermo)

Processo Stato-mafia, parla Ciancimino jr: così iniziò la trattativa con i carabinieri (La Repubblica)

"Mio padre incontrò Berlusconi, allora un giovane imprenditore di Milano. Era un incontro organizzato, perché gli era stato segnalato per motivi di operazioni bancarie che mio padre voleva avere". (LaPresse)