La sfida delle case verdi - Città Nuova

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Il Parlamento dell'Ue ha approvato la direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici. Un passo necessario, di cui tenere conto anche in vista delle prossime elezioni europee Casa green Foto Pixabay Il Parlamento Europeo ha ultimamente approvato la direttiva della Commissione Europea “Energy performance of building directive” (Epbd) per ridurre le emissioni di gas serra, iniziando con la ristrutturazione degli edifici più energivori di classe energetica G. (Città Nuova)

La notizia riportata su altre testate

I Ventisette potranno scegliere di escludere dalle norme determinate categorie di edifici, come edifici storici, luoghi di culto o edifici di proprietà delle forze armate. (tariffe.segugio.it)

Le cifre, tra i 20.000 e i 50.000 euro, che stanno girando su quanto dovranno spendere i cittadini italiani per mettere a norma la propria casa secondo quanto stabilito dalla Direttiva Case Green appena approvata dal Parlamento europeo che punta a un parco residenziale a zero emissioni entro il 2050, stanno mettendo particolarmente in agitazione le persone. (Io Donna)

Sondaggi TP, 6 italiani su 10 contrari a direttiva case green Partiamo dalla principale notizia di politica estera, che riguarda l’attacco con i droni da parte dell’Iran nei confronti dell’Israele, in risposta al raid – riuscito – da Israele ai danni dell’ambasciata iraniana a Damasco. (Termometro Politico)

Apparirà incredibile per molti, il capitalismo e lo sviluppo da esso generato sono il miglior antidoto all'inquinamento. (ilGiornale.it)

Il Parlamento europeo ha da poco adottato la cosiddetta direttiva sulle “case green”, con sostanziali modifiche rispetto al progetto originale, grazie all’infaticabile impegno di Confedilizia con il suo presidente Giorgio Spaziani Testa, che dal 2021 si batte contro gli eccessi dell’ecologismo. (Liberoquotidiano.it)

Tanto più che, in proporzione, in provincia lo sforzo richiesto è maggiore. E anche in Trentino rimane la domanda che Giancarlo Giorgetti si è posto con sarcasmo subito dopo l’approvazione della direttiva «Case Green»: «Alla fine chi paga?». (Corriere del Trentino)