Venti di guerra: Niente ritorno alla leva, l'Italia punta su più riservisti

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L’Italia ribadisce il no al ritorno della “naja”, il servizio militare obbligatorio. In controtendenza, nonostante i venti di guerra che spirano sempre più forti dalla Russia, i timori della Nato per un nuovo attacco di Putin dopo l’attentato al Crocus di Mosca, e le accelerazioni europee verso la leva obbligatoria. È lo stesso Guido Crosetto a chiudere di nuovo all’ipotesi: “Non si è mai parlato di leva obbligatoria. (infodifesa.it)

Su altri giornali

Il Ministro Crosetto si esprime sul servizio di leva Le crescenti tensioni geopolitiche, come l’escalation di minacce provenienti dalla Russia e la crisi nel Canale di Suez, hanno indotto molti paesi a ridiscutere l’idea della coscrizione obbligatoria. (inItalia)

Per questo motivo il presidente lettone Edgars Rinkevics in un’intervista al quotidiano britannico “Financial Times” chiede con forza nuove truppe invitando l'Unione europea a discutere la reintroduzione del servizio militare obbligatorio. (ilmessaggero.it)

In un contesto di tensioni geopolitiche generate dalla percepita “minaccia russa”, sempre più nazioni europee stanno pensando di reintrodurre la leva obbligatoria e, in alcuni casi, di estenderla anche alle donne. (L'INDIPENDENTE)

È lo stesso Guido Crosetto a chiudere di nuovo all’ipotesi: "Non si è mai parlat… (la Repubblica)

Le recenti drastiche dichiarazioni del presidente francese Macron sul conflitto tra Russia e Ucraina non fanno altro che evidenziare una situazione di forte ansia che va dilagandosi in tutti i paesi membri. (Radio Radio)

Se vuoi la pace, preparati alla guerra. Non esiste la possibilità di difendersi senza armi”. (L'HuffPost)