De Marchi, l’ultimo romantico del ciclismo

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"Se anche fosse l’ultima vittoria della mia carriera andrebbe benissimo". Alessandro De Marchi si è inventato un giorno-capolavoro, e lo ha fatto nella seconda tappa del Tour of the Alps, quella partita dall’antica Salorno, al confine tra Alto Adige e Trentino, e arrivata in Austria, con la neve sulle vette tutto attorno a Stans. "Se anche fosse l’ultima andrebbe benissimo. Di sicuro non sarà l’ultima volta che provo. (La Gazzetta dello Sport)

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La tappa 2, la più lunga del Tour of the Alps 2024, conduce il gruppo da Salorno a Stans dopo 190,7 km: a festeggiare è Alessandro De Marchi, lo specialista delle fughe che raccoglie il massimo dopo 158 km in avascoperta e dopo aver liquidato Patrick Gamper e Simon Pellaud sulla salita di Gnadenwald. (Quotidiano Sportivo)

Austria. Anche la tappa. (InBici)

Non c’è stata un’esultanza scenografica e nemmeno un urlo liberatorio. Poi prosegue per un po’ senza pedalare e si ferma dal suo staff che lo aspetta: resta in silenzio. (Bicisport)

Alessandro De Marchi è uno dei corridori più apprezzabili e amati dell'ultimo decennio di ciclismo italiano, e oggi aggiunge la seconda tappa del Tour of the Alps al suo palmares di altissima qualità. (Cicloweb.it)

Proprio per questo motivo è stato inusuale vedere che nessuna Professional italiana è riuscita ad inserirsi nella fuga di tappa, nel giorno in cui un re degli attacchi da lontano come Alessandro De Marchi è riuscito ad arrivare fino in fondo. (TUTTOBICIWEB.it)

L’azzurro, 38 anni, ha vinto la seconda tappa del Tour of the Alps (190 km da Salorno a Schwaz, in Austria) dopo una fuga infinita assieme all’austriaco Gamper e al francese Pellaud «Io, Alessandro De Marchi, a quasi 38 anni rappresento un ciclismo che non c’è più, un ciclismo di resistenza e credo anche un ciclismo educato. (Corriere della Sera)