Milano, il giudice e i conti sospesi: «Una leggerezza ma è giusto che lasci la toga»

Corriere della Sera ECONOMIA

Anche se «non hanno mai e poi mai influito nelle mia attività di giudice, che ho sempre svolto con libertà ed indipendenza», Gamacchio si dice ben consapevole che alcuni «comportamenti di grave leggerezza, di cui mi pento profondamente ed ai quali porrò al più presto rimedio, mi impongono di chiedere da subito di essere messo in aspettativa, proprio considerando la necessaria serenità che deve presiedere all’esercizio della funzione giudiziaria». (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

E poco conta che le sentenze non le avesse decise da solo, né che fossero state entrambe confermate in Cassazione L'ultimo ad andarci di mezzo è Piero Gamacchio, 67 anni, giudice di Corte d'appello. (ilGiornale.it)

La dichiarazione con cui Gamacchio ha annunciato il suo passo indietro è stata riportata sul profilo Facebook del giornalista Gianluigi Nuzzi, il quale in questi giorni proprio sul social network aveva raccontato la vicenda dei conti non pagati. (Corriere della Sera)

Nella sua carriera si è occupato di procedimenti molto delicati come il caso Finmeccanica, quello dell’ex assessore lombardo Zambetti condannato per legami con la ‘ndrangheta, della vicenda dei “dossier illegali” e, andando molto più indietro, anche del processo “conto protezione” a Bettino Craxi e pure del caso del Banco Ambrosiano. (leggo.it)

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Gamacchio, componente della seconda sezione penale della Corte d’Appello di Milano, è un magistrato molto noto. Il pagamento dei pranzi sospesi e l’assenza di denunce dei ristoratori escludono procedimenti penali (Il Riformista)

Il giudice "dei conti non pagati fa un clamoroso passo indietro - ha scritto il giornalista - dopo che avevo scoperto come non pagasse i conti di lussuosi ristoranti e boutique né onorava un debito da 40mila euro con un penalista milanese". (Sky Tg24 )