Marco Spanu morto a 23 anni per infarto a Chiaramonti: gli avevano dato il Voltaren per i dolori al petto, aperte le indagini
Una storia terribile quella di Marco Spanu, giovane di 23 anni di Erula, in provincia di Sassari. Marco si era recato lo scorso 23 aprile presso la guardia medica della sua cittadina con dolori al petto e alla schiena. Gli è stato prescritto del semplice Voltaren ed è stato mandato a casa. Al suo ritorno presso l’abitazione della zia a Chiaramonti, l’irreparabile. I soccorsi non hanno potuto fare nulla per salvargli la vita. (Casteddu Online)
Se ne è parlato anche su altre testate
Il magistrato attende di conoscere gli esiti degli accertamenti medico legali, eseguiti da Salvatore Lorenzoni, per valutare bene cosa sia accaduto all’interno dell’ambulatorio del paese. (La Nuova Sardegna)
Lo scorso 23 aprile Marco Spanu si era presentato alla guardia medica di Chiaramonti, paesino in provincia di Sassari, lamentando un forte dolore al petto e alla schiena. Un dramma sul quale si dovrà fare chiarezza. (corriereadriatico.it)
È stata aperta una inchiesta per fare chiarezza sulla morte di Marco Spanu, 23enne di Erula (Sassari): lo scorso 23 aprile aveva accusato dolori al petto e alla schiena, dalla guardia medica gli avevano dato del Voltaren ma lui quando è tornato a casa è deceduto. (Fanpage.it)
Si chiamava Sergio, il 26enne precipitato dal balcone di casa, a Cassino, in via Leopardi, poco dopo le 12 di oggi. Studente modello della facoltà di Medicina a Pisa e figlio unico di Alfredo Villatico, stimato avvocato e docente. (Frosinone News)
Sarà un'inchiesta a far luce sulle cause e sulle eventuali responsabilità per la morte di Marco Spanu. Il 23enne di Erula, in provincia di Sassari, è morto a casa della zia a Chiaramonti lo scorso 23 aprile per un infarto, dopo aver manifestato dolori al petto e alla schiena. (Today.it)
Sarà un’inchiesta aperta dal sostituto procuratore Paolo Piras a far luce sulle cause della morte del ragazzo originario di Erula e morto il 23 aprile scorso a Chiaramonti a casa di una zia, dopo essere stato dalla guardia medica del paese. (la Repubblica)
