Meno prodotto allo stesso prezzo: l'Antitrust indaga sui rincari nascosti al supermercato

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È scorretto, però, diminuire il quantitativo interno di un prodotto mantenendo la confezione della stessa grandezza, oppure ridurre di pochi grammi il peso rispetto a quelli tradizionali e consolidati da decenni».

Di fatto «mascheravano l'aumento del prezzo», ricorda Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.

Secondo Coldiretti la pratica è solo «l'ultima trovata per scaricare l'aumento dei costi alimentato dalla guerra in ucraina sugli anelli deboli della filiera come consumatori e produttori»

Finisce sul tavolo del garante la cosiddetta «Shrinkflation», la tecnica con cui le aziende riducono la quantità di prodotto nelle confezioni, mantenendo i prezzi sostanzialmente invariati. (ilGiornale.it)

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Ed in questa direzione la diminuzione della quantità di prodotto senza un'adeguata avvertenza sull'etichetta frontale, potrebbe essere ritenuta illegittima e a danno dei consumatori. (Teleborsa) - Il fenomeno della "shrinkflation" mette in allerta anche l'Antitrust, che "sta monitorando il fenomeno al fine di verificare se possa avere rilevanza ai fini dell'applicazione del Codice del Consumo, con particolare riferimento alla disciplina in materia di pratiche commerciali scorrette". (ilmessaggero.it)

Lo ha anticipato il direttore generale per la tutela del consumatore,, in un'audizione alla Commissione d'inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti.E così la tecnica di marketing più in uso di recente che riduce le quantità degli alimenti per mantenere prezzi invariati,che stanno osservando un fenomeno messo più volte in rilievo dalla stampa e denunciato da un'associazione dei consumatori. (Borsa Italiana)

L’Antitrust accende un faro sulla “shrinkflation”, quella particolare tecnica di marketing attraverso cui le aziende riducono la quantità di prodotto nelle confezioni, mantenendo i prezzi sostanzialmente invariati. (Libertà)

Shrinkflation, la tecnica di marketing che ha trovato spazio di recente e che riduce le quantità degli alimenti per mantenere prezzi invariati, non ha convinto gli esperti. Shrinkflation, la lente dell'Antitrust. (Studio Cataldi)

Riguarda soprattutto prodotti comuni, un pacco di biscotti, la confezione di un detersivo, una tavoletta di cioccolato e quant’altro. Anche qui ricade infatti la questione della trasparenza: quanto sia consapevole il consumatore della quantità di prodotto minore che finisce nel suo carrello della spesa. (Valledaostaglocal.it)

In questo modo, nonostante un aumento del prezzo unitario, i consumatori si ritrovano a spendere sempre la stessa cifra per una confezione. L’efficacia della tecnica sta nella tendenza del consumatore a essere più propenso a prestare attenzione alla quantità di denaro spesa che alla precisa quantità di prodotto acquistata. (Wired Italia)