L'Autonomia differenziata spezza l'Italia, petizione per dire no. Ecco chi ha già firmato

articolo21 INTERNO

L’Autonomia regionale differenziata è agli ultimi passaggi parlamentari, con accelerazioni dovute all’esigenza di una parte della maggioranza di ottenere il voto prima delle elezioni europee. Così un provvedimento che cambierà per sempre i connotati del nostro Paese sarà approvato all’insaputa della gran parte dei cittadini italiani, senza alcun dibattito pubblico e con il ridimensionamento del ruolo del Parlamento, di cui la scelta di non proclamare l’esito di una votazione alla Commissione Affari costituzionali di mercoledì scorso e di ripeterla in data odierna è solo l’ultimo episodio. (articolo21)

Ne parlano anche altri media

Lunedì 29 aprile il ddl Calderoli entra in Aula alla Camera, dopo la tornata di audizioni che hanno per l’ennesima volta registrato una netta prevalenza di coloro che dicono No all’autonomia differenziata. (La Repubblica)

Il passo rafforza l’accordo tra la Lega e Fratelli d’Italia e, a sua volta, facilita l’iter in Senato per la riforma sul premierato, prioritaria per il partito di Giorgia Meloni. (Il Fatto Quotidiano)

Ringrazio sentitamente il presidente Pagano, tutti i funzionari della I commissione e tutto il personale alla Camera, operativi anche il sabato pomeriggio per i lavori sulla riforma. Un ringraziamento particolare anche ai tre relatori Stefani, Urzì, Russo e a tutti i deputati di maggioranza per l'impegno profuso. (Tiscali Notizie)

A “riferire favorevolmente all’aula” di Montecitorio saranno Paolo Emilio Russo (FI), Alberto Stefani (Lega), e Alessando Urzì (FdI). Roma, 27 apr. (Agenzia askanews)

(di Valerio Mirarchi – ilfattoquotidiano.it) – Il disegno di legge sull’autonomia differenziata ha tanti pro e tanti contro e giustamente sta scatenando discussioni accese in tutta la nazione. Quello su cui mi preme dire qualcosa riguarda la strategia con cui la sinistra sta ormai da molti mesi cercando di combattere l’autonomia. (Iacchite)

Sabato mattina nella sede della Costituente per Sassari, a 24 ore dall’annuncio che con il campo largo del centrosinistra non è stato trovato un accordo per le elezioni comunali dell’8 e del 9 giugno, Mariano Brianda spiega alla stampa quali sono stati gli ostacoli. (SARdies.it)