Facebook non ha paura del boicottaggio anti-odio online

Corriere della Sera ECONOMIA

Secondo: la moderazione dei contenuti non è un problema (etico e tecnologico) in via di risoluzione.

O quantomeno suona più incisivo delle multe una tantum rifilate al colosso dalle autorità, perché Facebook campa di pubblicità.

Primo: piazze come Facebook e poche altre (Google, su tutti) non hanno lasciato spazio a sistemi alternativi di distribuzione dei messaggi pubblicitari online.

Suona decisivo, anche se il boicottaggio è temporaneo. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

Il problema si è inizialmente manifestato con la decisione di Microsoft di eliminare le sue pubblicità da Facebook, nonostante il recente accordo tra Mixer e Facebook Gaming. Mark Zuckerberg vorrebbe convincerli ad abbandonare il boicottaggio... (Multiplayer.it)

“Se sei una grande azienda e stai ritirando la tua pubblicità dagli Stati Uniti ma non dal resto del mondo”, dice Hahmed, “questo mette in discussione il tuo impegno”. Multinazionali come Coca-Cola, Sony, Honda o Verizon hanno deciso di ritirare i propri investimenti negli Stati Uniti finché Facebook non prenderà il toro per le corna. (Wired.it)

Più prima che poi, probabilmente. Lasciare che sia il mercato, o una mai dimostrata sensibilità sociale, a modificare le pratiche del social network rischia di essere poco più che una illusione sull’onda dell’entusiasmo. (Business Insider Italia)