Vaccino Covid: sul dark web trovati documenti di Ema su Pfizer

Inews24 ECONOMIA

Al contrario, i dati sui lotti prodotti nelle linee di produzione hanno rivelato percentuali inferiori, in media 59%”.

Questo potrebbe essere ciò che ha comportato un rallentamento della produzione.

Dal dark web sono emerse sconcertati notizie in merito a documenti dell’Ema sulla discutibile qualità del vaccino Covid Pfizer. La pagina Facebook ufficiale di Report ha pubblicato una documentazione dell’Ema (Agenzia Europa del Farmaco, ndr) in merito a problemi emersi, lo scorso novembre, sul vaccino Pfizer. (Inews24)

Se ne è parlato anche su altre testate

Rispetto ai 23 decessi in Norvegia, registrati dall’agenzia del farmaco locale tra persone anziane e fragili e «associati alla vaccinazione anti-Covid», su 13 i risultati dell’autopsia suggeriscono che gli effetti collaterali comuni possano aver contribuito a gravi reazioni in persone fragili e anziane. (Corriere del Ticino)

Valutare se vaccinare anziani con aspettativa di vita breve. «Per i pazienti più gravi – ha evidenziato l’Istituto – anche gli effetti collaterali relativamente lievi del vaccino possono avere gravi conseguenze». (The Wam)

Secondo i documenti ritrovati nel dark web “i vaccini utilizzati negli studi clinici avevano tra il 69% e l'81% di Rna "intatto". Nella puntata di lunedì 25 gennaio Report racconterà come è avvenuta l'autorizzazione dei vaccini, quali sono i dati sulla loro efficacia, e svelerà alcune dei documenti ufficiali dell'Ema Leak. (RAI - Radiotelevisione Italiana)

Il programma Report ha annunciato Emaleaks: una scottante inchiesta che verrà trasmessa lunedì e avrà come protagoniste l’azienda Pfizer e l’Ema (Agenzia Europea del farmaco). Il contenuto dei documenti secondo Report. (BlogLive.it)

Intanto una nuova variante del virus preoccupa gli esperti. Covid: aumentano le varianti. E mentre Pfizer a un passo – un grande passo – indietro nella fornitura dei vaccini, le varianti del Covid in circolazione aumentano. (Leggilo.org)

E’ stata, quindi, già parzialmente usata la cosiddetta «quota di riserva», il 30% di vaccini che il commissario Domenico Arcuri ha raccomandato alle Regioni di conservare per essere sicuri di poter garantire anche i richiami. (La Gazzetta del Mezzogiorno)