Superbonus, cosa si deve fare per dividere la detrazione con i familiari?

la Repubblica ECONOMIA

Superbonus, cosa si deve fare per dividere la detrazione con i familiari? di Antonella Donati Ho pagato le spese con bonifici parlanti da conto cointestato con mia moglie nel 2022 e la Cilas è stata presentata a mio nome e l'abitazione è intestata a me. Ho letto che potrei suddividere la spesa con altri familiari conviventi in modo da poter recuperare il più possibile. Per fare ciò basta annotare sulla copia del bonifico che anche mia moglie ha contribuito alla spesa e presentarla al commercialista per fruire già dal 2023 del recupero fiscale delle spese sostenute? E' possibile fruire di questa suddivisione della spesa tra i coniugi anche se la Cilas è stata presentata a solo a nome mio? La ringrazio in anticipo per la sua risposta. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

La cessione parziale del credito d’imposta è ammessa in sede di prima cessione. In base a quel che scrive è proprio il suo caso, quindi nella dichiarazione dei redditi può applicare la detrazione fiscale sulla quota residua. (PMI.it)

Archiviati sconti e cessioni, con l'ultimo decreto arriva una chance in più per i redditi bassi con scarsa capienza fiscale. Ma come funziona il meccanismo? (ilmessaggero.it)

Il Governo lavora ai correttivi al decreto di febbraio 2023 che ha bloccato la cessione dei crediti per il Superbonus. Nel pacchetto di emendamenti approvati dal Governo vi sono: proroga alle villette al 30 settembre, novità su onlus, barriere architettoniche, infissi e vi è la possibilità di utilizzare i crediti sotto forma di detrazione di imposta fino a un periodo massimo di 10 anni. (Money.it)

Un contribuente ha sostenuto spese da superbonus relative a tre interventi (cappotto, impianto di condizionamento e serramenti) in parte nel 2021 e in parte nel 2022. Entro il 31 marzo 2023 si vogliono cedere a un soggetto terzo i 4/5 del credito sorto nel 2021 e 1/4 del credito che si è originato dalle spese 2022. (L'Esperto Risponde)

5 quote annuali di pari importo, se le spese detraibili sono state sostenute nel 2020 o nel 2021; 4 quote annuali di pari importo, se le spese detraibili sono state sostenute a partire dal 1° gennaio 2022. (Eutekne.info)

Le villette avranno 6 mesi in più per completare il lavoro (quindi entro il 30 settembre 2023, a condizione che alla data del settembre 2022 siano stati effettuati almeno il 30% degli interventi complessivi). (La Ragione)