Rimborso IRPEF, cosa succede se non si riscuote l’assegno dell’Agenzia Entrate?

InvestireOggi.it ECONOMIA

Ho ricevuto un assegno da parte dell’Agenzia delle Entrate per un rimborso IRPEF che scaturiva dalla Dichiarazione redditi 2021 (anno d’imposta 2020). Sono andato in posta per riscuoterlo ma l’operatore della posta mi ha detto che la riscossione è bloccata in quanto dovevo andare ad incassarlo entro 60 giorni e tali 60 giorni sono ormai trascorsi. Cosa devo fare? Posso eventualmente comunicare all’Agenzia Entrate il mio IBAN in modo tale che il rimborso mi verrà nuovamente predisposto con accredito diretto sul mio conto corrente? Il nostro lettore ci espone il suo caso avente ad oggetto la questione dei rimborsi fiscali che scaturiscono dalla dichiarazione dei redditi. (InvestireOggi.it)

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La riforma fiscale del Governo Meloni stravolge gli aiuti alle famiglie e le detrazioni. Vediamo le tante novità. (iLoveTrading)

Con un provvedimento del 6 febbraio 2023 , l’ Agenzia delle Entrate ha approvato il modello 730 /2023. Tra le novità di quest’anno ci sono le nuove regole sull’IRPEF e sulle detrazioni per lavoro e per i figli a carico. (Gazzetta del Sud)

non deve eseguire calcoli e pertanto la compilazione è più semplice; , a partire dal mese di luglio (per i pensionati a partire dal mese di agosto o di settembre); se deve versare delle somme, queste vengono trattenute dalla retribuzione (a partire dal mese di luglio) o dalla pensione (a partire dal mese di agosto o settembre) direttamente nella busta paga. (Fiscoetasse)

Questo viene utilizzato per pagare in modo corretto le imposta dovute e anche per recuperare eventuali imposte già corrisposte. Il Modello 730 può essere presentato può essere inoltrato direttamente dal soggetto contribuente attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate. (InformazioneOggi.it)

Il 16 marzo 2023 è partita ufficialmente la stagione della dichiarazione dei redditi 2023. Modello 730: il calendario della dichiarazione dei redditi (Finanza.com)

L’INPS ha dato indicazioni in merito alla maggiorazione all’Assegno Unico Universale in caso di decesso di uno dei due genitori. L’INPS afferma la corrispondenza effettuata d’ufficio per i decessi del genitore lavoratore avvenuti nell’anno di competenza in cui è riconosciuto l’assegno (InformazioneOggi.it)